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della Conferenza Episcopale Italiana

Uniti nel dono / Porte aperte a tutti e amore per la bellezza: l’Isola di don Alfredo

Don Alfredo non si è limitato alla sola presenza. Ha aperto le porte della parrocchia e fondato luoghi di incontro e integrazione, soprattutto per i più giovani
20 Maggio 2024

Isola del Liri è un meraviglioso paese del Frusinate, in cui la parrocchia sta vivendo una nuova primavera grazie all'umanità e alla passione di don Alfredo Di Stefano, il parroco. Una presenza discreta e disponibile, pronta all'ascolto e a percorrere vie nuove per aprire percorsi di integrazione e accoglienza.

Nato e cresciuto a Sora, una città nelle vicinanze, don Alfredo ha inizialmente intrapreso gli studi di medicina a Roma, ma il destino ha avuto in serbo per lui un cammino diverso: quello del sacerdozio.
L’assegnazione a Isola del Liri, avvenuta ormai otto anni fa, ha rappresentato per lui una difficile sfida, dovendo lasciare la sua città di nascita e la guida del Seminario e della Cattedrale di Sora. L’esperienza personale e pastorale maturata fino a quel momento, aveva creato un fortissimo legame con il territorio, anche grazie alle varie realtà che don Alfredo aveva fondato, come “La Fortezza dei Sogni”, una ludoteca per bambini e ragazzi, e “Il Faro”, un’associazione per il recupero di persone con problematiche di dipendenza.

Isola del Liri, nonostante le bellezze architettoniche e naturali, non è un territorio semplice: la disoccupazione soprattutto giovanile è altissima, e i problemi sembrano svanire dietro le luci della movida notturna, animata dai giovani che qui si riversano dai paesi vicino e dietro il successo di visitatori di passaggio, attirati dalla bellezza del luogo. Il ruolo del parroco, in un contesto così, doveva essere totalmente ripensato.

Nonostante le difficoltà iniziali, in cui le persone sembravano disinteressate alla fede e ad un parroco che proveniva dalla storica cittadina rivale, don Alfredo ha abbracciato la comunità con tutto il cuore.

Ha camminato per le strade, è entrato nelle case, ha ascoltato le storie di ogni persona che incontrava. La sua è diventata una presenza rassicurante per molti, anche per coloro che non frequentavano la chiesa.

Ma don Alfredo non si è limitato alla sola presenza. Ha aperto le porte della parrocchia e fondato luoghi di incontro e integrazione, soprattutto per i più giovani. La sua frequentazione costante dei luoghi di aggregazione della città, a cominciare semplicemente dal bar, ha contribuito a creare un clima di fiducia e apertura anche tra gli adulti.

Scoprite la sua storia e quella della sua comunità su unitineldono.it.

(Di Riccardo Petricca – nella foto, gentilmente concessa da don Alfredo Di Stefano, l'inaugurazione di Casa Laurentia, il nuovo centro pastorale con cappella, oratorio, sala di musica, aule per il catechismo, sale per incontri, biblioteca, giardino, veranda e terrazza, dove ognuno può trovare il suo spazio e può offrire il proprio servizio verso i più fragili e bisognosi)