Domande frequenti
1.1. Che cosa sono ?
Le Offerte per i sacerdoti sono Offerte per il sostentamento di tutti i 33mila preti diocesani italiani. L'espressione ''Offerte per il sostentamento del clero'' risale al 1989, quando questa nuova possibilità di condivisione ecclesiale entrò in vigore.
1.2.Dove vanno le Offerte raccolte in Italia?
I quattro canali di raccolta convogliano le Offerte verso un unico luogo: l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC), a Roma.
Da Roma l’ICSC ripartisce le Offerte raccolte in forma di remunerazione mensile ai 33mila sacerdoti italiani: 30mila preti in attività nelle circa 26mila parrocchie italiane; circa 3.mila preti anziani o malati, venendo loro in aiuto dopo una vita dedicata al servizio; 300 preti fidei donum, cioé sacerdoti diocesani in missione nei Paesi in via di sviluppo.
1.4. Esiste tuttora una forma di sostentamento del prete locale. Perché non basta?
È la quota capitaria. Ogni sacerdote può trattenere per sé dalla cassa parrocchiale 0,0723 euro (140 vecchie lire) al mese per abitante. Metà delle circa 26mila parrocchie italiane sono molto popolate, e ai sacerdoti non manca il necessario. Ma l’altra metà conta in media 1.000 abitanti, e i pastori ricevono 72,30 euro mensili, o anche meno. Per questo vengono in aiuto le Offerte per i sacerdoti da tutti gli altri fedeli italiani. Così si fa perequazione, cioè parità di mezzi e trattamento.
1.10. Perchè diventare un offerente?
L’amore è concreto e comporta piccoli sacrifici. L’Offerta è un dono che costa qualcosa in più. Ma è una scelta irrinunciabile sul piano umano e della fede. È l’affetto verso i sacerdoti che fa compiere questa scelta. È l’esempio di quanti vediamo coi nostri occhi dedicarsi agli altri, che fa la differenza. La testimonianza viva cambia la mentalità e ci rende generosi.
1.11. Quando posso fare un’Offerta per i sacerdoti?
Tutti i giorni dell’anno, e può essere ripetuta anche più volte l’anno. Ognuno offre quanto può e quanto desidera.
1.12. Con chi posso parlare nella mia diocesi per avere maggiori informazioni sul sovvenire?
Le prime fonti sono il parroco, i componenti del Consiglio parrocchiale per gli affari economici e, se presenti, referenti parrocchiali per il sovvenire, volontari impegnati nella formazione sui temi della corresponsabilità economica verso la Chiesa. Il parroco potrà mettervi in contatto anche con l’incaricato diocesano per il sovvenire. La rete degli incaricati diocesani del sovvenire diffusa in tutte le 226 diocesi italiane fa riferimento al Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa, Servizio della CEI. Qui il loro elenco.
Ricordiamo che il parroco può contattare l’incaricato diocesano per organizzare in parrocchia un incontro di formazione sul sovvenire, e chiedere testi e materiali di sensibilizzazione al Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI.
La legge 222/85 ha stabilito che una percentuale del gettito complessivo dell’Irpef, pari appunto all’8xmille, sia destinata per scopi sociali, umanitari, religiosi, caritativi e culturali. Ogni contribuente può scegliere di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica, allo Stato, o ad altre confessioni religiose.
2.2. Chi può destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica e in quale periodo dell'anno?
Tutti i contribuenti che hanno l’obbligo di presentare il modello Redditi o il 730 o possessori del modello CU cioè Certificazione Unica (sono coloro che hanno percepito solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi) possono destinare l'8xmille nel periodo della dichiarazione dei redditi.
2.3. Firmando per destinare l’8xmille si paga una tassa in più?
No. Infatti con la firma si esprime solo una preferenza per far destinare l’8xmille del gettito complessivo dell’Irpef già versato da tutti i contribuenti.
2.6. In che modo?
- A. presso qualsiasi ufficio postale. Il servizio di ricezione è gratuito.
- B. ad un intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF). Gli intermediari hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per il servizio.
(*) La dicitura completa è necessaria anche se si sceglie di firmare solo per la destinazione dell’8xmille
No assolutamente. E’ una possibilità in più che si affianca all’8xmille; non comporta né spese ulteriori né fa concorrenza all’8xmille.
La ripartizione dei fondi dell’8xmille assegnati alla Chiesa Cattolica viene discussa e decisa in occasione dell’Assemblea Generale dei Vescovi.