Un orto solidale dove si coltivano frutta, verdura e fiori, ma soprattutto valori e relazioni per la comunità. È quello nato nel 2016 a Castiglione, località di Verona, parte della frazione di San Michele Extra. “I semi di questo progetto – ricorda don Orazio Bellomi, 59 anni, parroco della chiesa di S. Rocco di Castiglione – erano stati gettati un anno prima, nel 2015. Quell’anno Papa Francesco fece un appello ad aprire le canoniche all’accoglienza e a maggio pubblicò l’enciclica Laudato Sì’”. “Per raccogliere queste sollecitazioni – prosegue il sacerdote – ci siamo domandati: cosa possiamo fare? E ci siamo guardati intorno. Qui, siamo in mezzo al verde, abbiamo tanta terra e così siamo andati a chiedere a un abitante del paese un piccolo appezzamento di terreno. Alla fine lui ed altri ce ne hanno dati tre, in comodato d’uso”.
L'articolo di Roberto Brambilla su unitineldono.it, dove si legge ancora:
Un progetto, quello dell’orto solidale, che impegna attualmente quattro richiedenti asilo e che, in sette anni, ha contribuito a cambiare la percezione della piccola comunità veronese riguardo all’importanza della cura della Terra. “Questa esperienza – spiega Bellomi – ci ha permesso di rendere più concreto il messaggio della Laudato Sì’ e ha fatto entrare il tema dell’ambiente all’interno della vita della nostra parrocchia. Stiamo tentando di far capire che l’aspetto della custodia e della cura della “casa comune” è qualcosa che ha a che fare con il nostro credere”. “Concretamente – aggiunge il sacerdote – per gli eventi più importanti della nostra comunità (battesimi, prime comunioni, matrimoni, funerali…) abbiamo preso l’abitudine di piantare un albero e spesso durante le celebrazioni, nelle preghiere dei fedeli, c’è un’invocazione per il dono della pioggia”.