Su ilMediterraneo24.it è stato pubblicato un bell’esempio di opera segno 8xmille.
Un nuovo campetto come luogo di aggregazione dei bambini della borgata marinara di Sferracavallo (quartiere di Palermo) che possa, attraverso i valori universali dello sport, arginare il fenomeno della povertà educativa. Così, la comunità parrocchiale di Santi Cosma e Damiano ha inaugurato lo spazio con la presenza di don Sergio Ciresi, vicedirettore della Caritas diocesana di Palermo e di alcuni componenti dello staff.
Don Massimo Pernice, attuale parroco della chiesa Santi Cosma e Damiano che a breve prenderà l’incarico presso una parrocchia di Lercara Friddi, esprime tutta la sua emozione e gioia nel vedere la realizzazione di questa opera, frutto di un percorso a medio-lungo termine dove l’attore principale è stata la comunità parrocchiale del territorio.
“Questo campetto nasce come prosecuzione di un progetto che nacque 5 anni fa, con l’oratorio che vede altri spazi destinati a tutte le fasce d’età della comunità – dichiara Don Massimo – , questo era un terreno incolto e in poco tempo è stato trasformato in un nuovo campo sportivo per i bambini che potrà essere utilizzato dai più piccoli come uno spazio di allenamento in vista dei tornei interparrocchiali o di altre realtà calcistiche – conclude Don Massimo”.
“Gli spazi aggregativi o ludico ricreativi sono fondamentali per la crescita umana e spirituale all’interno delle comunità parrocchiali, nello specifico della Comunità di Santi Cosma e Damiano – dichiara Don Sergio Ciresi, Vicedirettore Caritas Palermo – , l’opera segno per noi Caritas diocesana di Palermo è fondamentale perché dà un identità della carità all’interno delle comunità parrocchiali,. La comunità tutta inizia a costruire, costruisce giorno per giorno un opera, come nel caso del campo del calcetto che diventa un segno e lascia un segno”.
“Il Campetto è stato realizzato grazie ai fondi dell’8xmille, con una particolarità, ovvero vi è stata una compartecipazione tra queste risorse e quelle della parrocchia. Anche qui si crea comunione e senso collegiale delle azioni concrete all’interno delle comunità parrocchiali”, termina Ciresi.
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