Si conferma uno degli appuntamenti formativi più importanti programmati dal Servizio Promozione della CEI. Si svolge ogni anno a settembre (dal 2 al 6 settembre) a Roma, presso l’Istituto “Il Carmelo” vicino Ciampino ed è dedicato alla formazione integrativa dei seminaristi e ai nuovi incaricati diocesani del "sovvenire".
In attesa di pubblicare tutte le relazioni, foto e video di questo evento, vi proponiamo l’articolo pubblicato da Avvenire di Igor Traboni del 4 settembre scorso (in allegato).
I futuri preti e gli incaricati diocesani chiamati a formarsi rispetto alle esigenze economiche della Chiesa, ma anche su come comunicarle ai fedeli e a tutti quei laici “lontani” che pure guardano con grande attenzione (il 30% delle firme dell’8xmille arriva da questo segmento) alla Chiesa cattolica e alle sue opere. È questo il senso del Campus CEI in corso al Carmelo di Ciampino, vicino Roma, vera e propria scuola di formazione del Sovvenire e che titolo più appropriato di “ComuniDare” non poteva avere.
Quella del 3 settembre è stata la giornata clou della settimana, con l’intervento conclusivo del vescovo Stefano Russo, segretario generale della CEI, dopo che la mattinata aveva visto i lavori introdotti dall’arcivescovo di Otranto, Donato Negro (presidente Comitato Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica), e una prima informativa di Matteo Calabresi, responsabile del Servizio di promozione: «È facile pensare “di economia non mi interesso” e continuare a vivere nella casa comune senza collaborare alla sua edificazione». Anche perché i dati aggiornati al 2017 recitano di un 79,36% di scelte per la Chiesa cattolica nella firma dell’8xmille, ancora in lieve flessione dopo che nel 2016 per la prima volta era stata superata in discesa la soglia dell’80%. Paolo Cortellessa, del Servizio Promozione CEI, a sua volta ha fatto riferimento alle campagne promozionali. «Si è passati dal “Chiedilo a loro” al “Paese dei progetti realizzati”. Il vostro ruolo è anche quello di fare trasparenza rispetto alla comunicazione».
E su questo aspetto si è addentrato don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, che ha fatto subito riferimento all’attualità e all’attacco subìto dalla Chiesa in materia di migranti, con notizie e cifre distorte. Attenzione dunque «a riconoscere la disinformazione», come invita a fare papa Francesco, perché «nessuna disinformazione è innocua», anche se – ha chiosato il sottosegretario CEI – «la pressione mediatica comunque ci ha aiutati e oggi siamo più consapevoli dell’esigenza di comunicare bene. La gestione corretta e onesta è un dovere, ma dovrebbe diventare un dovere anche saperla comunicare. La comunicazione oggi si gioca molto sull’esserci e sull’essere propositivi». Temi che sono stati poi approfonditi in una tavola rotonda con l’economo CEI, Mauro Salvatore, il sottosegretario monsignor Giuseppe Baturi, il direttore dell’Ufficio beni culturali-edilizia di culto don Valerio Pennasso, e don Leonardo Di Mauro responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo.
L’importanza della formazione anche sui temi economici è stata infine rimarcata dal segretario generale della CEI: «Oggi più di sempre – ha sottolineato Russo – siamo guardati dal mondo con grande interesse e allora anche l’amministrazione dei beni diventa un campo di testimonianza, da vivere non con la paura ma con la possibilità di far vedere anche qui la differenza cristiana. Preoccupatevi di fare i sacerdoti – ha aggiunto Russo ai seminaristi presenti – mettendovi in un atteggiamento di fiducia. Non ci dobbiamo isolare, ma avere il coraggio di metterci in gioco. Il modo evangelico di un prete di spendere i soldi? Con la testimonianza che quello che ci è dato è vissuto all’interno della scelta fatta, di uno che non è attaccato al denaro ma è capace di donarlo, vivendo con uno stile ecclesiale generoso. Se su questo non stiamo attenti, si vede subito; bisogna non esporsi troppo, ma anche confidare nella Provvidenza. Ecco perché è un campo di testimonianza straordinario. L’8xmille è un aiuto, ma non esiste solo questo, perché non può venir meno quella capacità di partecipazione dei cristiani al sostegno della comunità».
Altri approfondimenti dal punto di vista spirituale, giuridico, ecclesiologico, amministrativo e storico sono stati fatti direttamente nelle aule.
L’ultimo giorno la panoramica è di carattere giuridico-canonico con il prof. Settimio Carmignani Caridi, ricercatore di diritto canonico ecclesiastico presso Università di Roma Tor Vergata, sul sistema di finanziamento delle confessioni religiose in Italia, e pastorale con l’intervento di don Graziano Donà, membro del Comitato promozione sostegno economico e referente regionale dell’Emilia-Romagna su Sostenere la Chiesa per servire tutti.