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della Conferenza Episcopale Italiana

JACINTA, la salvezza delle nazioni affidata ai piccoli

6 Marzo 2018

di ELISA PONTANI foto AGENZIA ROMANO SICILIANI

Papa Francesco: “Maria ha introdotto Francisco e Jacinta nel mare immenso della luce di Dio”

Una bambina come tante diventata un’anima di straordinaria fermezza, con il dono della profezia. Jacinta Marto morì a neppure 10 anni, in fama di santità per le guarigioni da lei ottenute. La più piccola dei veggenti di Fatima, che sulle colline giocava all’eco, a bottoni e amava ballare, scriveva Lucia “attinse alla scuola di Maria un grande amore per il Figlio”. “Gesù è per vostro amore e per salvare i peccatori, perché più nessuno vada in quella prigione di fuoco dove si soffre tanto” diceva, offrendo digiuni e rinunce. In prigione a Ourem sorridevano, “ma dite al sindaco questo vostro segreto, che v’importa che quella Signora non voglia”. “Dirlo no! –ribatteva lei con vivacità- piuttosto morire”.

Delle visioni non capì tutto, chiedeva a Lucia, ma si fidava: “La Signora ci vuole bene”. Trasferita a Lisbona per polmonite, subì un intervento senza anestesia totale: “Ora puoi convertire tanti peccatori, perché soffro molto” le sentirono dire i medici. Gli ultimi 4 giorni i dolori sparirono, come le aveva preannunciato la Vergine, che veniva a visitarla. Testimoni la sentivano parlare ‘con autorità’ anche della guerra in cui il mondo rischiava di ricadere ‘in Spagna, prima che nelle altre nazioni’: “Se gli uomini sapessero ciò che è l’Eternità, farebbero di tutto per cambiare vita”. Alla madrina disse: “fugga le ricchezze, sia amica della povertà”. Morì il 20 febbraio 1920. È stata canonizzata con Francisco dopo che il brasiliano Lucas Maeda de Oliveira, di 5 anni, precipitato da 6 metri d’altezza e per cui il padre aveva invocato Maria e i pastorinhos, è sopravvissuto a lesioni gravissime senza spiegazione scientifica. Lo scorso 13 maggio era sull’altare con Papa Francesco.

 

 

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