SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Fedeltà e testimonianza, la lunga vita di LUCIA

6 Marzo 2018

di PAOLA INGLESE foto CREATIVE COMMONS

Dal cielo una figura, un giovane di 14-15 anni, al sole trasparente come il cristallo, ci disse: “Non abbiate paura! Sono l’Angelo della Pace”.

“Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà a Dio”. Le parole della Vergine a Lucia de Jesus sono state tema-guida del Centenario. L’eroismo dei pastorinhos si compì in destini diversi (lei visse quasi un secolo), a partire dalla richiesta mariana: “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutti i dolori che vorrà mandarvi, in riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?”. “Sì, vogliamo”. Prima interlocutrice di Maria nelle apparizioni, Lucia, a 10 anni lavorava tra greggi e telaio. La ‘Signora’ le disse di imparare a scrivere. Nel crescendo di curiosità verso i bambini, l’apparizione del 13 ottobre, col suo segno promesso, segnò l’acme delle tensioni. Al sindaco che le chiedeva “Non hai paura che ti facciano del male se non accadrà niente?” Lucia disse “non temo nulla”. Alla Cova da Iria in 70 mila circondarono lei e i cugini, a piedi, su carri, biciclette e auto piantate nel fango per la pioggia che cadeva dalla mattina. A mezzogiorno Lucia fu strattonata, ma lei guardò il cielo: “Giacinta, inginocchiati, ecco il lampo”. Annotò il cronista del quotidiano O Dia: “Uscì il sole e roteò su se stesso, in una luce che cambiava colore, blu, gialla, violacea. Tutti caddero in ginocchio”. Il cronista anticlericale de O Seculo: “nel terrore il popolo fissava il sole che contro tutte le leggi cosmiche minacciava di schiacciarci”. Non fu suggestione collettiva: anche ad Alburitel, a 20 chilometri di distanza, la gente gridava in strada ‘è la fine del mondo’.

Nei villaggi vicini, si riempirono le chiese. Ma durò poco. Lucia in casa patì l’isolamento per il tracollo economico familiare con la perdita del podere Cova da Iria, dove l’afflusso era incontrollabile. Ci fu anche un attentato dinamitardo nel 1920 alla cappellina contro ‘l’inganno perpetrato dalla Chiesa’. Alla morte dei suoi cugini, nel 1921 il vescovo di Leiria ordinò a Lucia di ritirarsi in collegio, nascondendo la sua identità. Strappata al suo mondo, lei obbedì. Vilar del Porto, dopo la professione religiosa Pontevedra e Tuy, in Spagna, fino al carmelo di Coimbra.

Suor Lucia rivelò che il 10 dicembre 1925 Maria era tornata, a chiederle la devozione dei primi cinque sabati e la consacrazione della Russia. E che le apparizioni di Fatima erano state precedute nel 1916 tre volte da un angelo: nella prima “un forte vento scosse gli alberi, anche se era sereno. Dal cielo una figura, un giovane di 14-15 anni, al sole trasparente come il cristallo, ci disse: “Non abbiate paura! Sono l’Angelo della Pace”. E inginocchiatosi fino a toccare il suolo, ci fece ripetere tre volte: ‘Mio Dio! Io credo, adoro, spero e vi amo! Vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano’. I Cuori di Gesù e Maria stanno attenti alla voce delle vostre suppliche”. Tornò mesi dopo: “Ci disse: Pregate molto. I Cuori Santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia”, insegnando la preghiera trinitaria di Fatima. Infine diede loro la Comunione sotto le due specie. Nel 1942 suor Lucia seppe che Pio XII alla radio aveva consacrato il mondo al Cuore Immacolato di Maria. Primo Papa alla Cova da Iria fu Paolo VI, che volle suor Lucia con sé. Avrebbe poi incontrato Papa Wojtyla per la beatificazione dei cugini e la rivelazione del terzo segreto, rivedendo Fatima e il villaggio natale di Aljustrel. Lucia chiuse gli occhi il 13 febbraio 2005, poche settimane prima del Papa salvato a piazza San Pietro ‘da una mano materna’.

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