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della Conferenza Episcopale Italiana

Museo, Archivio e Biblioteca (MAB), una testimonianza di fede e bellezza

Fossano: MAB vuole essere una realtà viva, una risorsa importante per tutto il territorio. Per esso, come per tante altre attività e progetti della Chiesa locale, l'8xmille è importante
4 Luglio 2023

Un patrimonio immenso fatto di arte, storia, documenti, testimonianze, bellezza che raccontano la fede di un popolo e di una comunità. È questo, e molto altro ancora, il MAB, acronimo che significa Museo, Archivio e Biblioteca, un progetto che la Chiesa fossanese ha avviato qualche anno fa e che sta proseguendo per realizzare un polo culturale importante per la Chiesa locale e per tutto il territorio. Non soltanto la catalogazione e la conservazione di un patrimonio, ma la sua valorizzazione perché possa diventare strumento per comunicare la fede e la bellezza e testimoniarle alle generazioni future. Ne parla il settimanale diocesano La Fedeltà nell’articolo di Walter Lamberti (qui).

Un progetto ambizioso al quale lavorano diverse figure, professionisti, specialisti, volontari e appassionati, che è finanziato dai fondi dell’8xmille in partnership con altre realtà del territorio. Un progetto che è anche un luogo fisico, o meglio un complesso imponente, nel pieno centro storico di Fossano, in quello che si potrebbe definire il quadrilatero del MAB e che comprende l’antico episcopio di Fossano con l’annesso palazzo del vecchio Seminario diocesano, poi sede della Curia. Oltre a diversi uffici diocesani e sedi di associazioni laicali, questo complesso che si trova in via Vescovado, a due passi dalla Cattedrale di Santa Maria e San Giovenale e dalla centralissima via Roma, ospita infatti la biblioteca storica della diocesi di Fossano, l’archivio storico e presto ospiterà il nuovo museo diocesano.

Nel corso dell’ultimo anno, i vari tasselli di questo mosaico sono stati illustrati anche attraverso una serie di mini video documentari, realizzati in collaborazione con il settimanale la Fedeltà, attraverso i quali si è andati alla scoperta dei “tesori nascosti”, quelli in parte sconosciuti, che ora e sempre di più saranno a disposizione dei fedeli, degli appassionati, degli studiosi e dei turisti.

Una scoperta anche per gli stessi fossanesi che potranno entrare in luoghi finora sconosciuti o conosciuti solo in parte e scoprire un patrimonio di bellezza davvero interessante e che merita di essere valorizzato. Si è partiti dall’episcopio, il palazzo vescovile, il cui piano nobile ospiterà le sale del nuovo allestimento del museo diocesano. Una serie di ambienti eleganti che raccontano la storia plurisecolare della Chiesa fossanese, con testimonianze ben più antiche della fondazione della diocesi del 1592. Qui sono già presenti molte opere, che nei mesi sono state archiviate e catalogate in vista dell’allestimento museale. Molte arrivano dal precedente museo che si trovava in altra parte del medesimo complesso, altre arriveranno, a breve non appena gli ambienti saranno sistemati per ospitarle. Continua qui...

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