Ancora più informazioni nel nuovo progetto di comunicazione della Cei: chi vorrà scoprire le opere realizzate con le firme destinate alla Chiesa cattolica potrà contare su speciali spot tv. Che proseguono su internet.
Con voci e volti di sacerdoti, volontari e di chi ha trovato aiuto.
Le opere 8xmille non erano mai state raccontate così. Il progetto 2011 Chiedilo a loro è un itinerario senza fermate, da chi ha reso possibile con la propria firma un progetto pastorale, caritativo o ha sostenuto un sacerdote, fino a chi ha ricevuto aiuto. A fare da tramite, il resoconto in presa diretta di preti e volontari che ogni giorno assicurano il funzionamento del progetto 8xmille. Il via alliniziativa è previsto alla fine della primavera. Tv e radio presenteranno lopera negli spot, come ogni anno, ma per conoscerla più a fondo lappuntamento proseguirà su internet.
Dunque un passo oltre il filmato pubblicitario di 30 secondi. Per trasformare linformazione sommaria in unesperienza personale, verificata attraverso volti e voci dei protagonisti, riuniti nel web e resi disponibili in testi, audio e video. Senza limiti di tempo, né di spazio. Il nuovo punto di vista è destinato a rinnovare del tutto lidea di fondo della campagna di comunicazione. E inviterà chi guarda la pubblicità tv ad approdare e navigare nel libro bianco, il grande archivio degli interventi.
Facciamo un esempio: una delle opere selezionate per la campagna 2011, che vedremo sugli schermi da maggio prossimo, sarà il progetto delle Cucine economiche popolari, nei pressi della stazione centrale, a Padova. Comprende centro ascolto, mensa e pronta accoglienza per poveri e senza fissa dimora. Ed è stato realizzato dalla diocesi, anche con il contributo dell8xmille. Gli spot tv mostreranno con le immagini il primo livello del racconto. Starà a chi guarda la scelta di lasciare il telecomando e proseguire nellesplorazione sul web.
Dalle pagine internet, si potranno far partire filmati e leggere reportages che conducono allinterno dellintervento caritativo. A tu per tu con i nuovi samaritani che accolgono, progettano la carità, rispondono con risorse limitate a grandi bisogni, a chi da solo cederebbe alle difficoltà di vita.
L8xmille è parte di questo cammino, quanto mai concreto, non privo di difficoltà. Ma anche mai interrotto, proprio grazie a chi firma a favore della Chiesa cattolica, mettendosi così sulla stessa strada di sacerdoti e volontari.
Oltre allopera selezionata per lo spot tv, chi arriverà sul web ne scoprirà molte altre, tra quelle finora realizzate da quando esiste l8xmille. Diffuse in tutta Italia, certo. Ma anche vicinissime a dove viviamo, perché spesso non sappiamo che nel nostro stesso territorio, in una parrocchia che crediamo di conoscere, lavorano in tanti per alleviare le molte povertà umane, annunciare il Vangelo, o contribuire al sostentamento del sacerdote che si dedica alla Parola e agli altri.
Per questo il progetto prevede di realizzare su internet una mappa cliccabile dellItalia, divisa per regioni e diocesi, con il grande archivio geografico di dove sono, in che consistono, quanti fondi hanno ricevuto e che cosa hanno cambiato nella vita di un paese o di un quartiere, le opere 8xmille sorte negli anni. Non tutte avranno fin dallinizio lo stesso livello di dettaglio, dal momento che la messa on line dellarchivio degli interventi è imponente. La pubblicazione e lapprofondimento saranno graduali.
Ma limpegno informativo, esteso e capillare, è avviato. E sarà in continuo aggiornamento, con lobiettivo di rinnovare la percezione dell8xmille, avvicinando al bene realizzato tutti i cittadini italiani. «Dai rivoli di storie evidenziati negli spot tv si potrà risalire allimpegno concreto della Chiesa oggi in Italia, in prima fila con l8xmille per far fronte alla crisi economica » spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione Cei. «Tra i giovani con progetti antidisoccupazione, accanto agli anziani con iniziative pastorali, oltre che a favore delle famiglie, con microcredito e fondi anti-crisi diocesani. Spesso è un aiuto che va oltre lemergenza, e sostiene tanti nel riprendere in mano la propria vita».
Chiedilo a loro risponde oltretutto ad un dovere di trasparenza, per dar modo di verificare il buon utilizzo di quanto è stato assegnato. E offrire così motivi in più per riconfermare la firma, anche nel 2011.