Giusto 20 anni fa nasceva Sovvenire: 76 i numeri pubblicati finora per raccontare storie, persone e comunità di tutta Italia. Ma soprattutto per evidenziare una comunione che giunge fino alla condivisione dei beni
Il biglietto da visita di 20 anni fa era un auspicio. Il desiderio di fare tanta strada insieme.
Perché Sovvenire giungeva in un momento particolare della vita della Chiesa. Lesordio infatti fu preceduto da numerose riunioni di redazione, in cui ripetutamente ci eravamo posti una domanda: Ci saranno argomenti a sufficienza per fare un giornale tutto dedicato al tema del sostegno economico?.
Ventanni dopo la risposta è sotto gli occhi di tutti. E quel titolo appare come un vero e proprio programma che, numero dopo numero, è stato pienamente attuato.
Sovvenire con le sue 75 uscite in due decenni (questo è il numero 76 dellintera collezione) ha davvero permesso ai sacerdoti e agli offerenti di camminare insieme lungo le strade di una Chiesa conciliarmente intesa e vissuta sempre più come comunione.
Ventanni di itinerario comune per scoprire storie, comunità e persone che come la classica foresta del proverbio crescono in silenzio, ossigenando lo spazio intorno a sé con lamore di Cristo. Ventanni per raccontare e raccontarsi. Ventanni per assicurare sostegno, corresponsabilità, trasparenza. Ventanni, infine, per dialogare attraverso lettere che a dispetto di tutte le e-mail e i ritrovati tecnologici continuano a giungere anche per posta normale, proprio come succedeva allinizio di questa nostra straordinaria avventura.
Sovvenire, dunque, nasce nel marzo 1991, per espressa volontà di Pierluigi Bongiovanni, allepoca responsabile del Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa. Il primo numero ha solo 12 pagine, un progetto grafico ridotto allessenziale e tanta volontà di crescere.
Tanto è vero che già nel secondo numero le pagine raddoppiano e si passa a 24 facciate. Anche la grafica è più incisiva e accattivante e, così, accanto alle parole, si sviluppa ben presto il settore fotografico, affidato a Romano Siciliani. Ma la rivista continua a crescere anche sotto il profilo dei contenuti.
Da aprile del 1994 si passa a 28 pagine e da settembre del 1995, con lintroduzione del dossier centrale si arriva alle attuali 32 pagine. Cambia pure il tipo di carta, più leggera ed ecosostenibile, come del resto viene chiesto da numerosi lettori.
Anche il 1996 porta novità. Per i primi cinque anni di vita, infatti, Sovvenire ha avuto tre numeri: Pasqua, settembre e Natale. Da quellanno si passa a quattro, con la creazione del numero di giugno, che allinizio aveva solo 16 pagine e che in seguito si allineerà progressivamente agli altri (24 pagine dal 2001 e 32 dal 2002).
Ciò che non cambia è la copertina, una sorta di marchio di fabbrica del giornale, con gli originali origami di Paolo Romano, che di volta in volta sottolineano un tema ecclesiale trattato allinterno. Si giunge così al 2000, quando, dopo il cambio al vertice del Servizio (Paolo Mascarino al posto di Bongiovanni), cambia anche la veste della rivista. Nuova copertina (una foto a tutta pagina) e nuova grafica, più moderna e funzionale, secondo le linee tracciate da Alberto Valeri.
La copertina - proprio su indicazione dei lettori cambierà ancora a partire dal dicembre 2002, per essere sempre più coinvolgente e invitante. E questo progetto resterà invariato fino allinizio del 2010. Gli ultimi quattro numeri, infatti, escono sotto la direzione di Matteo Calabresi, il nuovo responsabile del Servizio Cei. E ancora una volta cambia la veste grafica (secondo il nuovo progetto firmato ancora da Alberto Valeri), pur nella continuità dei contenuti.
Ventanni, dunque, che significano 76 numeri (compreso il presente), centinaia di pagine,migliaia di lettere da parte dei lettori, oltre un centinaio di parrocchie e diocesi visitate, la collaborazione di un fotografo come Francesco Zizola e decine di editorialisti, tra i quali spiccano nomi della cultura come Alda Merini, Mario Rigoni Stern, Maria Romana De Gasperi, Gianfranco Ravasi, del giornalismo (Bruno Pizzul, Igor Man), dello sport (Giovanni Trapattoni, Isolde Kostner, Jury Chechi) e dello spettacolo (Claudia Koll, Flavio Insinna, Pamela Villoresi, Cecilia Gasdia).
Ventanni che, soprattutto, sono la premessa per un rinnovato impegno futuro. Sempre nel segno di quel cammino fatto insieme e di cui Sovvenire appare come il prezioso diario nella comune convinzione che sostenere i sacerdoti vuol dire mettere le premesse per un mondo migliore.