In un anno di forte tensione economica per le famiglie, la raccolta era destinata ad un comprensibile calo. Contenuto però dalla fiducia nellopera dei sacerdoti. Chi ha potuto donare ha fatto il possibile per destinare alla loro missione unofferta pressoché invariata rispetto al passato.
Una frenata attesa, ma allo stesso tempo meno estesa di quanto la congiuntura facesse prevedere. La raccolta 2012 non poteva che registrare come un sismografo le tensioni drammatiche nel bilancio delle famiglie italiane, con il reddito pro capite riportato indietro di 27 anni, comera nel 1986. Lo evidenziano i primi dati disponibili, ancora provvisori, del bilancio 2012, per ora provenienti dal solo canale postale.
La raccolta attraverso i ccp, che nel 2011 superava i 10.1 milioni, nel 2012 finora si è fermata a 8.9 milioni (-12.3%), destinati a sostenere la missione dei sacerdoti. Si contrae comprensibilmente anche il numero dei donatori tramite ufficio postale: nel 2012 hanno avuto la possibilità di donare in circa 80 mila, con un calo di oltre 10 mila fedeli (-11,4%).
Ma come emergeva già dallandamento degli scorsi mesi, chi dona ha fatto il possibile, con convinzione, per assicurare ai sacerdoti lo stesso contributo dellanno precedente: è per questo che lofferta media resta stabile, 89.23 euro a fronte dei 90.09 del 2011. Un commento complessivo potremo condividerlo nel prossimo numero di giugno, a bilancio definitivo.
Di fronte alle cifre finora disponibili, la sensazione è certo di preoccupazione, perché si tratta di unulteriore flessione consecutiva, con un calo costante di un milione di euro lanno. Ma è anche vero che, a fronte della peggior crisi economica che lItalia abbia affrontato nella nostra storia recente, con otto milioni di concittadini che vivono con meno di mille euro al mese e una classe media oggi messa a dura prova, la risposta dei fedeli è stata generosa oltre
le aspettative.
Il senso di responsabilità verso le opere dei sacerdoti, la consapevolezza del loro ruolo oggi nella vita del Paese a fianco di chi ha perso le sicurezze di un tempo e affronta una nuova condizione di vita, ha motivato i donatori. Una fiducia nella Chiesa evidenziata anche dalla ricerca Gfk Eurisko 2012, che ne fa listituzione che, alla prova della recessione, continua ad essere ritenuta tra le più affidabili dagli interpellati.
Questo sostegno raggiunge i sacerdoti nel loro nuovi compiti. «Mai come oggi noi religiosi siamo chiamati a rimanere vicino alle persone in difficoltà, accogliendo e condividendo» ha detto uno di loro, padre Giovanni Lamanna di Roma. Su questa strada la Chiesa italiana offerenti e ministri di Dio sta tenendo fede alla sua storia, alla sua missione tra i fratelli, anche attraverso le risorse messe in comune.
INIZIATIVE NELLE REGIONI
Distribuire la rivista o i pieghevoli riporta al centro il sovvenire
Cresce nelle diocesi la vicinanza ai sacerdoti. Nonostante la recessione, è in aumento ovunque il numero di cassettine Offerte rese disponibili nelle chiese. Ne daremo conto più ampiamente nel numero di giugno. Si moltiplicano anche le iniziative locali. Ne segnaliamo due originali e riuscite, spunto per crearne di analoghe. Una nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Garbagnate Milanese (Milano) dove Sovvenire è stato distribuito durante la benedizione delle famiglie, per far conoscere le Offerte.
Con lo stesso spirito nella parrocchia di San Giuseppe a Rovereto (Trento) parroco e volontari in tutte le domeniche di Avvento 2012 hanno diffuso i pieghevoli informativi, con bollettino postale per donare. Segno che la Giornata nazionale di novembre fa da volano, ma il secondo tempo della sensibilizzazione dura tutto lanno. Può dar vita ad eventi dalla quaresima allestate, anche durante feste patronali locali. Invitiamo parroci e volontari interessati a contattare i nostri incaricati diocesani per il sovvenire. Che daranno loro una mano, con suggerimenti e invio dei materiali.