Il dettaglio del bilancio 2011, chiuso a -8,7%, mostra tuttavia che a novembre scorso il trend era in crescita, grazie allimpegno per la Giornata nazionale. E che i nostri lettori fanno quadrato, con l80% delle donazioni. Come ripartire? Dalla comunione con i sacerdoti. Che nelle difficoltà della recessione, ancora di più, si donano per tutti.
I DAT I DE F I N I T I V I D E L L A RACCOLTA 2 0 1 2
Il confronto 2010-2011
Con CONTO CORRENTE POSTALE
Importo 10.238.156 (2011) * 11.420. 443 (2010) -10,35%
n. Offerte 113.444 (2011) * 123.612 (2010) -8,23%
Offerta media 90,25 (2011) * 92,39 (2010) -2,32%
Con CONTO CORRENTE BANCARIO
Importo 1.419.067 (2011) * 1.250. 873 (2010) + 13.45%
n. Offerte 4.552 (2011) * 4.319 (2010) + 5,39%
Offerta media 311,75 (2011) * 289,62 (2010) + 7,64%
Con CARTA DI CREDITO
Importo 88.132 (2011) * 105.556 (2010) -16,51%
n. Offerte § 0 (2011) * 665 (2010) /
Offerta media 0 (2011) * 158,73 (2010) /
§ - Nel canale carta di credito, dove il valore è indicato con lo zero, allICSC non è stato possibile estrarre il numero esatto delle offerte
Agli ISTITUTI DIOCESANI
Importo 1.048.268 (2011) * 1.239.895 (2010) -15,46%
n. Offerte 8.944 (2011) * 8.723 (2010) + 2,53%
Offerta media 117,20 (2011) * 142,14 (2010) -17,54%
TOTALE DONAZIONI
Importo 12.793. 624 (2011) * 14.016.768 (2010) -8,73%
n. Offerte 126.940 (2011) * 137.319 (2010) -7,56%
Offerta media 100,78 (2011) * 102,07 (2010) -1,26%
PERCENTUALI OFFERTE 2011
Le nostre Offerte arrivano per l11,09% dal canale banche, per l8.19% dal cenale Carte di credito, per lo 0,69% da donazioni dirette attraverso gli istituti diocesani per il sostentamento del clero. Infine, la quota maggioritaria, pari all80%, viene donata via conto corrente postale.
Previsioni confermate per il bilancio Offerte 2011. Era già chiaro, fin dallo scorso numero del nostro giornale, il calo della raccolta, per quanto ora sia possibile leggerlo in tutte le sue voci. Una brusca frenata, inevitabile in piena crisi economica, ha fatto fermare a 12,7 milioni di euro limporto complessivo, che invece aveva raggiunto i 14 milioni nel 2010.
Un totale inferiore dell8,7%, con il 7,5% di donazioni in meno. A sorpresa è minimo il ridimensionamento dellofferta media, passata da 102 euro a 100. Segno dunque di una motivazione e di una generosità non comuni da parte di chi decide di donare per la missione dei sacerdoti diocesani. Il canale di punta, preferito dagli offerenti, si conferma il conto corrente postale, in gran parte collegato alla nostra rivista, da cui passa l80% della raccolta e che da solo assicura oltre 10,2 milioni di euro.
Perde terreno invece la quota di chi dona tramite lIstituto diocesano sostentamento clero e soprattutto attraverso la carta di credito. Indizio questultimo, secondo Paolo Cortellessa, responsabile del Centro studi del Servizio promozione Cei, «di una mancanza di liquidità, o comunque di una prudenza obbligata, che non ammette deroghe, prodotta dalla crisi economica, visto che il ricorso alla carta di credito è legato in genere ad un gesto più istintivo».
Viene invece dal dettaglio mensile dellandamento delle donazioni, la conferma che la perdita annua di un milione 200 mila euro si è consumata quasi tutta a dicembre. A novembre infatti, grazie alla mobilitazione sul territorio per la Giornata nazionale e alla campagna tv, la raccolta 2011 aveva superato quella dellanno precedente, con 2.500 donatori in più.
Un preludio che sembrava di buon auspicio al mese clou della raccolta. Ma nelle ultime 4 settimane dellanno, in vista lannunciata ondata di aumenti, data per imminente, le famiglie hanno comprensibilmente tirato i remi in barca, senza possibilità di ripensamenti.
Lanno in cui ci inoltriamo non consente per ora di immaginare svolte eclatanti sul fronte della raccolta. Ma limpegno di tutti prosegue, dal Servizio promozione Cei agli incaricati diocesani e parrocchiali. Intorno a noi, nel Paese, i sacerdoti sono più attivi e presenti che mai, su fronti in cui la Chiesa non hai mai arretrato, come quello della tutela degli ultimi e di chi sperimenta preoccupazioni economiche e occupazionali mai vissute finora.
Il «donare poco, tutti» è la risposta, suggerita in una lettera da un donatore. A lui e a tutti gli offerenti che con la loro scelta di vita sono esempio franco, esplicito, comprensibile, della comunione con i sacerdoti, va il grazie dei presbiteri stessi.
Di questi tempi quanto mai consapevoli di quanta aspettativa susciti la gratuità della loro vocazione sacerdotale.