MASSIMO MONZIO COMPAGNONI direttore del Servizio promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa
“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la fame, il pericolo? Ma in tutte queste cose siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati”. Sono una stella polare per me le parole dell’inno di san Paolo nella Lettera ai Romani (Rm, 8, 35.37-39). Grazie ad un popolare canto liturgico di don Marco Frisina le conosciamo a memoria. In questi mesi in cui ci sentiamo travolti, ripeterle ci emoziona e rafforza. Ci parlano di fiducia, ci esortano a non dubitare dell’amore di Dio nonostante la potenza del male. Gesù ce l’ha assicurato con il suo sangue. A questo ci richiama, sulle pagine di Sovvenire, l’esempio dei sacerdoti che sono ‘segno’ nell’oscurità della pandemia. Se ci paralizza l’angoscia per la situazione sanitaria o quella economica, è anche perché il virus disgrega le società. Al contrario della prima ondata, ora sembra minare la determinazione a reagire uniti. Semina rancore e istinti distruttivi, facendo arretrare persone e democrazie. È una forza uguale ma contraria quella dei testimoni, di chi serve con dedizione, splendendo come luce in mezzo al buio. Accanto ai tanti medici, insegnanti, addetti ai servizi essenziali e alle religiose, ci sono i nostri sacerdoti. Fanno la differenza perché il Vangelo pensa al plurale e supera gli egoismi. In queste pagine diamo conto di come oggi diano alloggio a famiglie senza più un tetto dopo il licenziamento, e le riaccompagnino nel mercato del lavoro. Raccontiamo gli eroi silenziosi della carità, come don Roberto Malgesini, che nel 2020 hanno dato la vita nella missione, o i preti ordinati durante la pandemia, che prendono il loro posto in prima linea. I ‘don’ ci coinvolgono nell’affrontare il futuro insieme, sapendo che in Gesù non resteremo confusi. Coraggiosi e con pochi mezzi, ci ricordano che il dinamismo della carità ha cambiato la storia, anche nei giorni più oscuri, e lo farà ancora. La Chiesa sta aiutando in tutta Italia le famiglie a rialzarsi e rivivere, respingendo le reazioni più cupe. E i preti oggi ci chiamano al loro fianco per ricostruire, offrendo il nostro impegno e il nostro sostegno. Se l’orizzonte si restringe, la speranza osa. In questo Natale, le Offerte per la missione dei sacerdoti sono uno strumento per scrivere insieme una nuova pagina del nostro Paese, dell’Europa e, se volete, della nostra storia.