SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

La speranza è arrivata in aula e in corsia

Un ospedale e una scuola nel Paese dell’Africa sud-orientale aperti grazie alle firme dei fedeli italiani. “Siamo chiamati all’amore, alla carità – ha detto Papa Francesco – è questa la nostra vocazione più alta”.
6 Marzo 2020

di PAOLA INGLESE  foto FRANCESCO ZIZOLA

 

 

NGULUDI, DIOCESI DI BLANTYRE
OSPEDALE ‘ST. JOSEPH’

Dal 1950 è un presidio sanitario della regione di Limbe, con una media di 1.800 bambini l’anno nati in sicurezza, 20 mila ricoveri, 200 posti letto. E in più un college che forma nuovi infermieri e ostetriche. L’ospedale ‘St. Joseph’ di Nguludi, nel sud-est del Malawi, a 50 chilometri da Blantyre, sorge in vista delle piantagioni di mais, oggi ridotte dalla siccità (per Banca Mondiale il Malawi, pur producendo meno del 4% di gas serra totali, è tra i 12 Paesi più vulnerabili al riscaldamento globale). E il cambiamento climatico mina la salute pubblica, oltre alla sicurezza alimentare. Anche la disponibilità di attrezzature mediche e farmaci dell’ospedale è una risorsa. L’8xmille ha contribuito con 121 mila euro. La gente vive in condizioni igieniche precarie, per lo più senza sistema fognario né elettricità. Hiv e Aids sono endemici (ne è affetta il 14% della popolazione). L’aspettativa di vita a 54 anni è tra le più basse del mondo. Nel 2018, i vescovi cattolici nella lettera pastorale “Appello per una nuova era in Malawi” hanno chiesto un urgente cambio di rotta denunciando che «la maggioranza della popolazione ancora vive sotto il giogo di povertà, ignoranza, malattie e fame». La nostra firma è un contributo di speranza e di giustizia.  

 

 

DIOCESI DI ZOMBA
SCUOLA DEI FRATELLI DI SAN GABRIELE

“Nella nostra diocesi dove i giovani sono il 60% della popolazione, la scuola dei Fratelli di San Gabriele, fondata dalla Cei e dai fedeli italiani con 338 mila euro provenienti da fondi 8xmille, ha significato subito per 280 allievi una possibilità di accedere all’istruzione di qualità che tanti non potevano neppure sognare – spiega a Sovvenire il vescovo di Zomba, il carmelitano George Desmond Tambala – La sua accessibilità economica, buoni insegnanti, un’atmosfera culturale aperta, senza discriminazioni verso le allieve, attrezzature e biblioteca faranno di questa generazione di studenti un ponte per lo sviluppo della nostra nazione”.

In Malawi il governo finanzia l’istruzione solo fino alle elementari.

Ma povertà e grandi distanze (tra 3 e 6,5 chilometri che ogni scolaro deve percorrere al giorno) fanno crollare al 60% gli iscritti già alle medie. Appena l’1% va alle superiori. “Il nostro obiettivo è rafforzare l’educazione primaria per consolidare il percorso successivo, con una formazione culturale che liberi gli alunni dai pregiudizi che oggi incatenano il Malawi alla povertà – prosegue il vescovo – Vorrei dirvi grazie per questo laboratorio di educazione integrale e sviluppo, che rafforza la fraternità tra le nostre Chiese”.