8XMILLE
Non so se altri l’hanno già fatto prima di me, ma scrivo per segnalarvi il fatto che l’invio delle Schede per la scelta dell’8xmille dei titolari di Modello fiscale CU tramite gli uffici postali, di fatto non funziona come si vorrebbe. Perché 1) non tutti gli uffici accettano di ritirare le buste con la Scheda: spesso per mancanza dei moduli necessari all’accettazione (ricevute, bollini, …). In genere si tratta di piccoli Uffici Postali: dove risiedo (entroterra di Imperia) ce ne sono tre ma per consegnare la mia scheda devo andare in un paese più grande, ad una decina di chilometri di distanza. 2) In quest’unico Ufficio Postale abilitato chiedono che la Scheda sia presentata dal contribuente interessato in persona! Credo che così si possa dire addio alle raccolte di Schede CU firmate (come avviene nelle parrocchie, che le raccolgono e poi le consegnano per i pensionati) presentate da una persona con più deleghe. Salvo soluzioni diverse (e onerose) di consegna. Temo che più di qualche firma vada ‘persa’ a causa di queste farraginosità. Grazie del Vostro lavoro.
P.R.
provincia di Imperia
La vicenda segnalataci dal nostro lettore è purtroppo diffusa sul territorio italiano, ci confermano i nostri incaricati diocesani per il sovvenire. Penalizza specialmente i pensionati, in genere titolari del modello CU (l’ex Cud), che oggi non va più consegnato come in passato. Chi vuol firmare, deve armarsi di volontà, con qualche passaggio in più rispetto agli altri contribuenti per poter far sentire la sua voce nella destinazione dell’8xmille nazionale alla Chiesa cattolica. Semplici passaggi in più, è vero, ma che però posso facilmente venire ostacolati o vanificati. Insomma il diritto alla firma è diventato più difficile da esercitare rispetto al passato, e non vorremmo fosse meno tutelato. Sia quando si consegna per se stessi, sia quando –come nelle parrocchie- un incaricato consegna pacchetti di modelli Cu da parte di alcuni fedeli, con le rispettive deleghe, in modo da risparmiare loro il passaggio finale alle poste. Vediamo perché. Nel caso di chi ci scrive, non solo non è stata accettata la busta con la Scheda firmata (mancavano i moduli), ma non avrebbero comunque accettato il Cu di altri cittadini consegnati da lui. Per non parlare dello svuotamento dei servizi nei piccoli centri, che rimandano anche per compiti semplici come questo allo sportello del paese più grande, a chilometri di distanza. Ricordiamo che se nelle Istruzioni al modello CU non è espressamente disciplinato il caso di consegna della Scheda firmata da parte di una persona diversa dal contribuente (o più contribuenti), tuttavia negli ultimi anni l’Agenzia delle Entrate –nell’annuale Provvedimento di approvazione dei modelli– ha disciplinato il caso di consegna da parte di un cittadino diverso dal contribuente indicato sulla busta: ha previsto così una delega, con copia di un documento e del codice fiscale del delegante. Delega peraltro prevista anche dalle procedure interne di Poste Italiane. In seconda battuta, possibile un modulo non possa essere assicurato sempre o comunque in tempi brevi dall’Ufficio postale in cui manca?
Grazie anche a...
A motivo delle norme europee sulla privacy riportiamo solo dati parziali per ringraziare quanti ci scrivono. Lo speciale gruppo di donatori che da anni è impegnato nella parrocchia di Servigliano (Fermo) a far conoscere le Offerte e la comunione con i sacerdoti, dandone lor stessi testimonianza: Lea B., Edvige A., Filomena A., Giuseppina A., Carlo T., Liliana T., Cecilia P., Maria Pia G., Maria Luisa D., Argeo D., Giacomina D., Gabriella A., Marianna A., Maria V., Giuseppe T. Quindi Maria S. di Sant’Angelo di Piove di Sacco (Padova), Giorgio C. dalla diocesi di Parma, Gabriela M. di Lancenigo (Treviso). Ricordiamo con affetto nelle preghiere, chiedendo ai sacerdoti di fare altrettanto nelle celebrazioni, Filomena M. di Piacenza, tornata alla casa del Padre.
SCRIVICI
Aspettiamo le vostre testimonianze. Potete inviarle in redazione al recapito email lettere@sovvenire.it