La fede nella presenza di Dio, nel suo amore, li porto dentro di me da quando ero piccola, anche se a volte oggi, tra gli impegni per le giornate di allenamenti e le trasferte internazionali per le gare, non sempre riesco ad andare in chiesa. Tuttavia di recente,
nei mesi successivi alle Olimpiadi di Londra di un anno fa, ho riscoperto più in profondità le ragioni per credere, una luce che prima non riuscivo a sentire così viva e autentica.
Tutto è successo quando ho visto con i miei occhi una realtà poverissima, quella di Haiti. Mi ha colpito la miseria in cui si trova il Paese, tuttora devastato dal terremoto di tre anni fa. Lì ho deciso di rimboccarmi le maniche e fare qualcosa, impegnandomi di persona per un popolo che soffre terribilmente.
Sono entrata così in contatto con i volontari italiani della Fondazione Francesca Rava NPH Italia che da 26 anni opera sullisola. E con loro ho ideato il progetto Un tatami per Haiti per offrire, attraverso il judo, lo sport che insegna a rialzarsi quando si è caduti, che allena la forza mentale oltre che fisica, un pizzico di speranza, di gioia, di energia interiore e sorrisi ai bambini che vivono nella Casa orfanotrofio NHP locale. Riesco a tornare sullisola ogni tre mesi e oggi io stessa attraverso la Fondazione ho adottato a distanza un bambino. È stata davvero una corsa in avanti per me, ma ne sentivo il bisogno. Accanto a me a sostenere questa e le altre scelte nel mio percorso umano e di fede, cè un sacerdote di Roma, mio padre spirituale. Mi ha trasmesso fiducia in chi pratica concretamente il bene. Per questo donare l8xmille alla Chiesa cattolica è il mezzo che abbiamo per consentire ai sacerdoti, in ogni angolo del mondo, di edificare opere per una società più giusta. Con il nostro aiuto i don possono trasmettere anche alle nuove generazioni quanto è importante non restare indifferenti e intervenire di persona laddove cè chi ha bisogno di noi.
BRONZO NEL JUDO
Campionessa rivelazione a Londra 2012
Il terzo posto sul podio alle Olimpiadi di un anno fa lha rivelata come una delle migliori judoka del mondo. Rosalba Forciniti, 27 anni, nata a Cosenza, ne aveva solo 8 quando scoprì il tatami. Sacrifici e una grinta non comune scandiscono la serie di titoli italiani conquistati via via nelle categorie juniores, under 23 e assoluti. Per gli allenamenti si trasferisce dal suo paese, Longobucco, nella Sila greca, al centro olimpico di Ostia (Roma), poi al centro sportivo Carabinieri. Brilla nelloro a squadre agli Europei 2010. Ai Giochi di Londra si impone a sorpresa col bronzo nella categoria fino a 52 chili. È vicina al volontariato, anche come testimonial dei donatori di sangue e di una onlus a favore dei giovani autistici.