MILANO
Interno del Duomo, ore 12.45. La Messa è allora di pranzo. Nel ritmo frenetico della capitale italiana della finanza sempre più fedeli entrano per ascoltare la Parola e fare la Comunione. Negli orari tradizionali non potrebbero. E la richiesta cresce. Tra unora se ne celebra unaltra nella cappella di S. Maria Annunziata in Camposanto - spiega larciprete, mons. Gianantonio Borgonovo, esegeta e biblista, che li accoglie dallaltare - Arrivano impiegati e liberi professionisti. Questa mezzora è tutta per me - dice una giovane avvocatessa - Vivo fuori Milano, esco presto al mattino e rientro tardi la sera. Quando ho saputo di questa pos-sibilità ho cambiato le mie abitudini in pausa pranzo. Ora lincontro con Dio è la colonna della giornata. Lomelia - aggiunge mons. Borgonovo - in 3-4 minuti al massimo è refrigerio per lanima. Almeno sei le celebrazioni del mattino. Siamo qui dalle 7 alle 19 anche per le confessioni, con unalternanza di 50 sacerdoti.
Per gli universitari ce nè unaltra negli stessi minuti in Cappella dellUniversità Cattolica del Sacro Cuore. La diocesi ambrosiana da tempo ha creato legami nuovi tra annuncio del Vangelo e territorio: a pochi passi dal Duomo nella chiesa di San Raffaele cè il silenzio raccolto delladorazione eucaristica perpetua. Nei bar si pranza. Ma tra Palazzo Marino e Piazza Affari la parrocchia di San Fedele, affidata ai gesuiti, vede arrivare almeno una cinquantina di fedeli alla Messa. Questo spazio è per il Signore. E sono grato di questiniziativa. Mi ha cambiato la vita dice un giovane rientrando di corsa al lavoro. Anche con gli esercizi spirituali, la lectio divina e il centro culturale - spiega padre Maurizio Teani - siamo attenti a tutte le dinamiche tra Vangelo e vita quotidiana.
Ai piedi dellantica icona di Maria Fons Lucis arrivano bancari, anziani e tanti poveri che si addormenteranno sui marciapiedi delle strade circostanti. Qui la Messa serale, uno giorno dopo laltro, rende tutti familiari gli uni agli altri. Il Santissimo è esposto prima e dopo la celebrazione, seguita dal rosario e dalladorazione comunitaria fino alle 22.30 con padre Ermanno Toniolo, docente emerito del Marianum spiega la superiora, suor Corradina Gambuzza. Insomma chiese aperte come porto sicuro, pausa dalla stanchezza e dalla routine professionale, condivisione senza più anonimato, vita ritrovata davanti al Dio-con-noi.