di ANTONELLA LUSIGNANO foto MANUELA BONGIOVANNI / MAURIZIO COGLIANDRO
Primavera in anticipo per il concorso Cei Tuttixtutti. È partita infatti lo scorso febbraio, un mese prima rispetto alle scorse edizioni, la selezione 2018 che premierà con contributi 8xmille fino a 15 mila euro i migliori progetti sociali parrocchiali in Italia. Parroci e collaboratori dovranno candidarsi entro il prossimo 31 maggio. L’iscrizione è online sul sito www.tuttixtutti.it, come richiesto dal bando di partecipazione, curato dal Servizio promozione sostegno economico alla Chiesa della Cei. Ma il passaparola corre anche su Fb (facebook.com/CeiTuttixTutti) e Twitter (https://twitter.com/CeiTuttixTutti). Sono sempre più numerose infatti nel nostro Paese le chiese che promuovono cultura e lavoro, spesso con un evidente ruolo di supplenza rispetto alle istituzioni.
Non si contano ormai le iniziative, su misura per i territori: interventi anti-disoccupazione per i giovani, doposcuola di qualità, azioni di vicinanza agli anziani e ai malati, mense o centri ascolto per i poveri, scuole di musica e sportelli di microcredito, corsi di formazione professionale e case d’accoglienza. Nel dettaglio di alcuni progetti presentati i parroci scrivevano: “qui non c’è niente per i giovani, neppure una piazza. Non possiamo restare a guardare”. Molti quelli mirati a creare occupazione: “è la prima emergenza sul territorio e siamo chiamati a rispondere secondo il Vangelo”.
La Cei ha deciso di evidenziare queste esperienze diffuse, contribuendo al lavoro delle parrocchie che si mettono in gioco per i più deboli. Dal 1° giugno la giuria si metterà al lavoro, per proclamare i dieci vincitori il 30 giugno, con la pubblicazione on line. Riceveranno tutti contributi crescenti, a partire da mille euro, fino a 15 mila per il primo classificato. Segni particolari delle iniziative finora premiate: efficacia e originalità, in risposta ad un’esigenza locale.
“Negli anni passati siamo rimasti colpiti dallo spirito d’iniziativa delle parrocchie che hanno aderito al bando nazionale – ha spiegato Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione Cei – presentando progetti di utilità sociale a fronte delle più varie situazioni di disagio sul territorio. L’anno scorso le iscrizioni sono state quasi 500”.
Tra i vincitori dell’edizione 2017, la parrocchia di San Lazzaro a Lecce, che ha dato vita ad un piccolo piano occupazionale, quella della Ss. Trinità a Scalea (Cosenza) con il suo orto sociale, che nei mesi ha dovuto resistere al sabotaggio dei clan mafiosi e ora vende prodotti tipici alimentari on line (www.scaliando.it). O ancora San Simpliciano a Milano, con il suo piano di accoglienza per i senza fissa dimora.
Quest’anno è richiesto tra l’altro di organizzare in parrocchia un incontro formativo sui temi dell’8xmille e del sostegno economico alla Chiesa, in modo che la comunità sia spinta ad informarsi sulla provenienza delle risorse per le diocesi italiane. E a partecipare a sua volta al sistema di messa in comune, redistribuzione e rendicontazione trasparente delle risorse, in spirito di corresponsabilità ecclesiale. Un’occasione di crescita progettuale dunque, con vista sull’appartenenza ad una Chiesa più grande.