Servizi di Daniela De Vecchis e Sabina Leonetti foto di RAFFAELE SEMONELLA (Caivano) / IVAN BONFANTI,MARA MEZZANOTTE, IDA ZANCANELLA (Bergamo) TOMMASO CALAMIA (Palermo) / CREATIVE COMMONS
«La terra avvelenata e tradita avvelena e tradisce luomo». Don Maurizio Patriciello, parroco di San Paolo Apostolo al Parco Verde a Caivano, spiega così ciò che avviene da più di 20 anni nella cosiddetta Terra dei fuochi, tra la campagna a nord di Napoli e quella a sud di Caserta. Disseminata di spazzatura e roghi, con rifiuti tossici interrati per diversi metri di profondità. «Lanticamera dellinferno» lha definita un comandante del Corpo Forestale. Tra i circa 2 milioni di abitanti la mortalità per tumore è quasi doppia rispetto al resto del Paese (+47%), secondo i dati dellIstituto per la cura dei tumori Pascale di Napoli.
Non si contano più le terre sequestrate, coltivate a verdure poi rivendute in tutta Italia, minando la sicurezza alimentare. Centinaia i siti da cui si innalzano, a volte per 2-3 giorni consecutivi, colonne di fumo nero e denso. Perché i rifiuti non vengono solo interrati, ma anche bruciati per non lasciarne traccia. «In Campania ci sono tante piccole industrie di pellame, scarpe e tessuti che vivono in regime di evasione fiscale» continua il parroco «e che perciò smaltiscono anche in nero. Danno fuoco con micidiali solventi industriali, come il toluene, ritrovato nei nostri campi». Don Patriciello, più volte minacciato dai clan, non è solo nella sua opera infaticabile. Lintera Chiesa è con lui, con i tredici parroci della Forania di Caivano che hanno invitato i cittadini a «denunciare il male e chi lo compie»; con i vescovi dellarea (diocesi di Napoli, Caserta, Capua, Nola, Pozzuoli, Acerra e Aversa), firmatari di una Lettera che parla di «vera ecatombe»; i cittadini delle 50 associazioni del Coordinamento comitati fuochi. «Luomo e il Creato» chiude il sacerdote «sono gemelli siamesi: possono vivere solo insieme o morire insieme. La salvaguardia del Creato è un dovere morale. Come ha detto Papa Francesco, cè bisogno di unecologia umana.
Formare nuove coscienze ai temi urgenti della green economy, consapevoli dei doni di Dio. Sulla via della nuova evangelizzazione la diocesi di Bergamo ha aperto nel 2004 il Centro di Etica Ambientale (con Comune e Provincia), e nel 2006 lAssociazione Centro per la Salvaguardia del Creato.
Compie un anno di attività il prossimo 4 ottobre, solennità del Santo del Cantico delle creature il Cea-Centro per leducazione ambientale San Francesco dellarcidiocesi di Palermo. Una sfida educativa, sorta su un bene confiscato alla mafia ad Altavilla Milicia, a 25 chilometri dal capoluogo. Oggi è presidio di fede e di accoglienza per gruppi, famiglie, giovani, movimenti ecclesiali, scout, in uno spazio sospeso tra mare e montagna.