La Chiesa il 3 maggio con la Giornata di sensibilizzazione alla firma dell8xmille ha voluto bussare al cuore dei fedeli per sollecitare il nobile gesto del dono e della condivisione. Con cadenza annuale la comunità ecclesiale chiede aiuto per chi versa nella condizione del bisogno. A mezzo la scelta dell8xmille si prova a raccogliere le necessarie risorse da destinare alle opere di culto e di pastorale, agli interventi caritativi ed al sostentamento di ben 36.000 sacerdoti sparsi nelle diocesi della Penisola.
"Lo scorso anno l8xmille ha fatto una lunga strada, è servito a soddisfare con 377 milioni di euro i bisogni primari di diversi presbiteri, 245 milioni di euro sono stati utilizzati per gli interventi di carità: realizzazione poliambulatori diocesani, mense per i poveri, aiuti anti crisi e anti usura; altri 433 milioni di euro, invece, sono stati destinati - afferma Alberto Fiorini, referente regionale della Promozione Sostegno Economico alla Chiesa - per il culto e la pastorale: necessità delle famiglie, progetti anti-disoccupazione per i giovani, nuove strutture parrocchiali per leducazione dei ragazzi ed accoglienza degli anziani, e per restauri del patrimonio unico di arte e di fede".
"E per opere come queste - prosegue - che chiediamo nuovamente anche per il 2015 la tua firma per riconfermare la scelta dell8xmille alla Chiesa cattolica, nel modello CU (ex CUD), modello 730 e modello Unico. La tua firma è necessaria e può essere espressa anche dai pensionati che non presentano nessuna dichiarazione dei redditi, nellapposito riquadro.
La diocesi di Vallo della Lucania - riferisce Guerino Molinaro, incaricato diocesano della Promozione nella Chiesa del Cilento - come ogni anno, ha promosso questa Giornata sensibilizzando i fedeli delle comunità alla donazione gratuita per il sovvenire alle necessità della Chiesa. Lequipe diocesana ed il suo incaricato durante la Festa diocesana della Famiglia, il 3 maggio ad Agropoli, hanno aperto uno stand per far conoscere questa realtà e per sensibilizzare alla scelta. Un modo diverso per far comprendere ai fedeli che la scelta dell8xmille alla Chiesa cattolica è un gesto di responsabilità e di partecipazione alla vita della stessa.
La Chiesa povera per i poveri di Papa Francesco è di tutti ed è per tutti. Ogni battezzato deve sentirsi chiamato alla partecipazione corresponsabile con il gesto della sua firma a favore dei bisogni della chiesa e della comunità ecclesiale. E un gesto che misura la nostra capacità di pensare agli altri e fa grande il cuore; è un gesto che un cristiano, senza remore, trova piacere a compiere.
Ci piace quale chiosa al nostro scritto riportare il pensiero di Papa Francesco espresso durante lAngelus: I nostri bisogni sebbene legittimi, non saranno mai così urgenti come quelli dei poveri che non hanno di che mangiare, di che vestirsi e non hanno medicine per curarsi.
Vengono dunque prima i poveri. La logica di Dio, ci ricorda Mons. Ciro Miniero, Vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, è la condivisione. Come cristiani, tutti, nella fraterna gioia, senza alcuna distinzione, siamo chiamati a condividere poiché proprio nella condivisione dimora il vero modo damare.