SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Un primo bilancio (parziale) dell'anno appena trascorso

Era inevitabile che i sacrifici economici richiesti agli italiani anche nel 2014 avessero una ripercussione negativa sulla raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti, sebbene l’andamento registrato fino al mese di novembre facesse prevedere ed auspicare un risultato diverso.   Nel 2014 la raccolta solo attraverso il canale postale (che rappresenta circa il 80% […]
23 Febbraio 2015

Era inevitabile che i sacrifici economici richiesti agli italiani anche nel 2014 avessero una ripercussione negativa sulla raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti, sebbene l’andamento registrato fino al mese di novembre facesse prevedere ed auspicare un risultato diverso.

 

Nel 2014 la raccolta solo attraverso il canale postale (che rappresenta circa il 80% della raccolta totale) si è fermata intorno ai 7,5 milioni di euro, circa 700 mila euro in meno rispetto all’anno precedente.
Si contrae comprensibilmente anche il numero delle Offerte passando da 102 mila del 2013 a 94 mila dell’ultimo anno.
In ogni caso anche nel 2014 chi dona ha fatto il possibile, con convinzione, per assicurare ai sacerdoti lo stesso contributo dell’anno precedente: è per questo che l’Offerta media resta stabile, 83 euro a fronte dei quasi 84 euro del 2013.
Di fronte alle cifre finora disponibili la sensazione è certamente di rammarico visto i risultati positivi riportati fino al mese di novembre. La contrazione della raccolta e del numero delle Offerte è infatti imputabile quasi esclusivamente al mese di dicembre che mai come quest’anno ha fatto registrare valori così bassi.
In ogni caso stiamo parlando solo delle Offerte inviate con bollettino postale, l’augurio è che la raccolta tramite le carte di credito, le banche e gli istituti diocesani (dati disponibili solo nel mese di aprile) possa essere superiore a quella dell’anno scorso come i primi dati in possesso dell’Istituto Centrale fanno prevedere, così da chiudere il 2014 con una raccolta se non in pareggio almeno leggermente inferiore a quella del 2013.