SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Catechisti Parrocchiali / Cosa significa appartenere alla comunità cristiana

In questo numero di In Cerchio vi proponiamo l'ultimo contributo scritto da don Roberto Laurita su Catechisti Parrocchiali di novembre, in uscita in questi giorni, dal titolo APPARTENERE ALLA COMUNITÀ CRISTIANA A Roma, nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, durante l’emergenza per il Covid 19 è stato effettuato un salto di qualità. Assieme a […]
19 Ottobre 2022

In questo numero di In Cerchio vi proponiamo l'ultimo contributo scritto da don Roberto Laurita su Catechisti Parrocchiali di novembre, in uscita in questi giorni, dal titolo

APPARTENERE ALLA COMUNITÀ CRISTIANA

A Roma, nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, durante l’emergenza per il Covid 19 è stato effettuato un salto di qualità. Assieme a don Fabio sono tanti i parrocchiani che mettono a disposizione il proprio tempo a favore di chi è in difficoltà. Siamo nel quartiere Tuscolano e, intorno al parroco, si è formata una squadra di 40 volontari, dedicata alla distribuzione di pacchi viveri a circa 190 famiglie: una macchina organizzativa che si occupa di ritirare gli alimenti dai supermercati che li mettono a disposizione, del magazzinaggio in un locale parrocchiale, del confezionamento e, infine, delle consegne. Perché tutto questo si possa realizzare è indispensabile il coordinamento del diacono Danilo che, assieme a sua moglie Angela, si è messo a disposizione, anche in pieno lockdown, per consentire l’apertura dei locali parrocchiali.

La parrocchia, tuttavia, non propone solo assistenza, ma anche studio, condivisione e intrattenimento. Crocevia di iniziative, grazie alla disponibilità di alcuni insegnanti, si tengono lezioni di italiano per stranieri, che permettono ai tanti immigrati, residenti nel quartiere, di integrarsi sempre più nella comunità, e corsi di recitazione per i ragazzi, dallo scorso anno aperti agli adulti, ma con il progetto di estenderli anche ai bambini. In prossimità del Natale si è replicata l’iniziativa «Un regalo per i bambini»: una raccolta di doni consegnati dai «Re Magi» ai più piccoli in occasione dell’Epifania.

CHE COSA SIGNIFICA?
Cristiani come questi ci insegnano cosa significa appartenere a una comunità cristiana
. Gesù non ha cercato spettatori che battono le mani, ma non se le sporcano. E neppure clienti, disposti a pagare per i servizi che chiedono. Ha fatto la proposta di diventare suoi discepoli, di vivere con lui l’avventura del Vangelo. Sai qual è il primo nome che si sono dati i seguaci di Gesù? «Coloro che sono lungo la via». In effetti vivere da cristiani significa prendere «la via» per la quale Gesù ci chiama. È un percorso, che avviene in mezzo alle gioie e ai dolori di ogni esistenza umana. Vi sono momenti di sosta e di fatica, ma anche partenze e incoraggiamenti, come in ogni cammino. Tutti coloro che hanno scelto «la Via» formano la Chiesa.

SPIRITO DI CHIESA: FRATELLI E SORELLE
Non si è cristiani da soli.
Ognuno ha bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di lui. Ecco perché un momento fondamentale è l’Eucaristia della domenica in cui tutti ricevono la Parola e il Pane, indispensabili per affrontare la settimana.

I cristiani si considerano fratelli e sorelle: che nome splendido è questo! È un legame interiore il loro, un’unità che si realizza attraverso il cuore e lo spirito! I fratelli e le sorelle sono chiamati a sostenersi a vicenda. Quando uno di essi attraversa un periodo di difficoltà, non lo abbandonano, anche se lasciano a ciascuno una libertà completa.

I fratelli e le sorelle condividono gioie e pene. Si interessano l’uno all’altro e si preoccupano che ognuno abbia il necessario. Tra i fratelli e le sorelle non dovrebbe capitare che qualcuno ha troppo e altri non hanno nulla. La fraternità si verifica attraverso la condivisione!  I cristiani formano una famiglia: è la famiglia di Cristo! Ma non si tratta di un’espressione pia, né di un titolo onorifico. È una realtà da manifestare e una chiamata da vivere!

COLLABORATORI
La comunità è come un cantiere e ognuno è un operaio
. Ognuno si considera a servizio. Il lavoro nel cantiere è enorme. Perché possa progredire è essenziale ripartire i compiti. In questo modo nessun aspetto della costruzione sarà dimenticato e ognuno potrà investire pienamente i suoi talenti. Essa sarà in grado, così, di proseguire la missione che le è stata affidata: portare a compimento l’opera di amore di Gesù.

Una comunità non è una prigione, un posto in cui ci si deve uniformare in tutto e per tutto agli altri. È, invece, lo spazio in cui si mettono in comune i talenti personali, le idee, le ricerche, le attività… e anche quello che si ha. Il cristiano non dona solo il superfluo: egli «si» dona, senza contare né il denaro, né il suo amore, né il suo impegno, né la sua presenza. Dona le sue capacità e il suo tempo.

Tale dedizione incondizionata è il dono che, in modo particolare, ogni sacerdote fa di se stesso alla propria comunità; il sostegno deve essere, dunque, vicendevole.

STRUMENTI DI FRATERNITÀ
La Chiesa cattolica italiana, grazie alle firme di molti papà e di molte mamme, per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica, offre aiuto, conforto e sostegno ai più fragili.

MA NON SOLO. Esiste anche «un servizio nazionale», l’Istituto Centrale Sostentamento Clero, dedicato ai sacerdoti. I preti non sono, infatti, superuomini, ma persone in carne e ossa, con le necessità e i bisogni di ognuno di noi. Sono a servizio delle parrocchie e ne costituiscono il cuore pulsante. Coloro che si sentono parte di una comunità, con le proprie offerte, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, pensano a loro, si prendono cura della loro esistenza. «Donare ai preti» equivale a «fare attraverso di loro», a compiere per mezzo di loro tutto il bene di cui sono capaci.

PROVA A SCOPRIRE

Attraverso una breve intervista al tuo parroco o alle catechiste

  • Perché in una città è necessaria una parrocchia?
  • Che significa far parte di una parrocchia?
  • Di quale servizio c’è bisogno in questo momento nella tua parrocchia in quanto nessuno lo svolge? Chi potrebbe assicurarlo?
  • Quali doti si richiedono in coloro che vogliono collaborare?