SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Stato dell’arte sui “bussolotti”

14 regioni ecclesiastiche su 16 hanno partecipato al progetto (al momento mancano solo Sardegna e Basilicata che, comunque, stanno valutando la possibilità d’inserirsi in seguito).Ad oggi, in totale, sono stati prodotti 715 bussolotti. Alla diocesi di Genova va il merito di aver svolto il ruolo di “pioniere” ottenendo, tra l’altro, interessanti risultati che migliorano di […]
21 Settembre 2011
14 regioni ecclesiastiche su 16 hanno partecipato al progetto (al momento mancano solo Sardegna e Basilicata che, comunque, stanno valutando la possibilità d’inserirsi in seguito).
Ad oggi, in totale, sono stati prodotti 715 bussolotti. Alla diocesi di Genova va il merito di aver svolto il ruolo di “pioniere” ottenendo, tra l’altro, interessanti risultati che migliorano di anno in anno; i bussolotti prodotti per la sola regione Liguria ammontano a circa 280 unità.
In tutte le altre regioni sono stati realizzati tali contenitori per due finalità specifiche:
 
1)      N.72 bussolotti legati ad una sperimentazione che prevedeva il ritorno dell’importo raccolto, naturalmente non direttamente in denaro ma come rimborso di spese oggettive sostenute.
2)      N. 363 bussolotti non legati alla sperimentazione di cui sopra ma, comunque, interessante occasione per abituare i fedeli a fare offerte libere e favorire “l’obolo della vedova” per i sacerdoti (come diceva il vescovo mons. Zaccheo : “meglio tanti che danno poco, piuttosto che pochi che danno tanto.”)
 
Curiosità
Solo a titolo di esempio, non certamente esaustivo, vogliamo evidenziare il bel lavoro svolto da alcune singole realtà locali:
 
-       la diocesi di Frascati ha fornito tutte le parrocchie, e non solo, di un bussolotto;
-       la diocesi di Padova (grazie all’intervento determinante dell’Istituto diocesano), ha distribuito il più alto numero di bussolotti: n. 120;
-       mentre la diocesi di Venezia è da segnalare in quanto ha coperto il 50% delle proprie parrocchie: 64 su 128.
 
Un grazie sentito e sincero va comunque a tutti coloro che hanno aderito a questo progetto perché il dato fondamentale è che ogni contributo aiuta a far passare il “senso” profondo dell’offerta: solidale e perequativa per ogni sacerdote.