SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Segni di misericordia in Liguria

Si è da poco concluso a Genova il Congresso Eucaristico nazionale. Un’occasione per fare il punto sulle opere 8xmille in Liguria. La Regione ecclesiastica nel 2015 ha ricevuto fondi per 26 milioni 704 mila euro. Nel 2012 -ultimo dato disponibile- la percentuale di firme a favore della Chiesa cattolica è stata pari al 69,3%, dunque […]
3 Agosto 2016
Si è da poco concluso a Genova il Congresso Eucaristico nazionale. Un’occasione per fare il punto sulle opere 8xmille in Liguria. La Regione ecclesiastica nel 2015 ha ricevuto fondi per 26 milioni 704 mila euro. Nel 2012 -ultimo dato disponibile- la percentuale di firme a favore della Chiesa cattolica è stata pari al 69,3%, dunque piuttosto lontana dalla media nazionale dell’80,2% in quello stesso anno. Con i fondi è stato possibile remunerare i 1.024 preti diocesani. Sotto il profilo delle Offerte per i sacerdoti, la regione conta 2.669 donatori, uno ogni 719 abitanti che nel 2015 hanno contribuito alla raccolta nazionale per 370 mila euro. Ricordando che negli ultimi anni la Liguria è stata destinataria anche di 3 milioni di euro per la ricostruzione post alluvione, provenienti dai fondi 8xmille per le emergenze umanitarie e ambientali, ecco alcuni esempi delle opere finora realizzate grazie alle firme dei contribuenti italiani.
 
Albenga-Imperia
Dalla fine degli anni ’60 in poi, la diocesi ha assistito al grande esodo dalle parrocchie di campagna a quelle della costa, che hanno moltiplicato gli abitanti. Nel segno della nuova evangelizzazione e della demografia in mutamento le firme hanno sostenuto l’oratorio della parrocchia della cattedrale di San Michele, ad Albenga: sala polivalente, aule per il catechismo, alloggio per il vice parroco, ufficio parrocchiale e foresteria, terrazzi e spazi per le attività dei giovani. In più un campo regolamentare di calcetto a cinque con spogliatoio e servizi. Tutti accessibili ai disabili e senza barriere architettoniche.

Genova
Il Centro Storico Ragazzi, oratorio “diffuso” della parrocchia di San Siro e di altre comunità del cuore di Genova, guidato da padre Andrea De Caroli, è uno dei uno dei principali presidi educativi del capoluogo. Un oratorio innovativo, aperto tutto l’anno, “in comune” tra le diverse associazioni e le dieci parrocchie del nucleo antico della città, e dunque con molti spazi (5 per i compiti e 2 per lo sport) e non una sola sede. Dal 2008 risponde all’emergenza educativa con la formazione di circa 80 bambini e giovanissimi l’anno, italiani e originari di ogni parte del mondo (dal Perù alla Cina).

Ventimiglia
La Chiesa locale -anche grazie a fondi 8xmille per 5 mila euro- ha potuto rispondere al grande afflusso di migranti dopo la chiusura della frontiera francese, dando riparo a tanti nelle strutture parrocchiali di Sant’Antonio nella zona di Roverino, affidata a don Rito Alvarez Rodriguez. Nei mesi più critici, da maggio a luglio, sono passate circa 6 mila persone, di cui il 20% minori non accompagnati, e hanno trovato un tetto circa un centinaio di famiglie, tra cui donne incinte e 80 bambini. La maggior parte dei migranti era in viaggio dal Sudan (65%), l’8% dall’Eritrea, gli altri da oltre 50 Paesi. L’azione di sacerdoti, operatori e volontari sta anche nei numeri: 46 mila colazioni e pranzi preparati,

Chiavari
Segno fragile, il germoglio. Da curare perché la novità di vita che racchiude possa fiorire. Per questo si chiama Nabot, germoglio in ebraico, il progetto occupazionale per persone in difficoltà avviato dalla Caritas di Chiavari fin dal 2003 in risposta alla mancanza di lavoro sul territorio. Ormai la raccolta di indumenti usati non bastava più a fronte di richieste quotidiane. Da qui l’avvio anche di piccoli traslochi, sgomberi, potature. Finché matura l’idea di recuperare terreni privati incolti. La cooperativa Nabot promuove il piano “Una terra che produce latte e miele” per ripulire i terreni della zona e farli nuovamente fruttificare. L’impegno di spesa iniziale, anche per l’acquisto dei macchinari, supera i 62mila euro. L‘8xmille dà man forte con 48.500 euro, che avviano l’opera. Oggi 21 soci lavoratori -italiani e stranieri- hanno avviato la produzione ortofrutticola e delle olive in diversi terreni. Un bilancio complessivo di 1.100 litri di olio venduti, con una raccolta di 200 quintali di legna e 400 chili di nocciole.

La Spezia-Sarzana-Brugnato
Da risorsa di guerra a presidio di carità. C’è la storia di La Spezia nelle vicende della “Cittadella della pace”, la cui vocazione di arsenale militare cambiò 10 anni fa, quando la Caritas diocesana, anche con l’8xmille, ristrutturò i capannoni per farne luogo d’incontro e di formazione. Oggi la “Cittadella San Michele” è una realtà multifunzionale che accoglie (anche con il servizio mensa, docce e corsi) senza fissa dimora, detenuti, minori alla messa in prova, migranti, famiglie e diversamente abili. O per dirla con il direttore Caritas, don Luca Palei, “un luogo dove tutti i cittadini possono vivere con più fiducia il proprio territorio”. L’8xmille continua a sostenere il presente della Cittadella, con 100 mila euro l’anno. Non manca l’Emporio, il “supermercato senza casse” Caritas, per la spesa gratuita dei più poveri. Così la città ha trovato il suo avamposto di misericordia.
 
Tortona
Tortona si è vista restituire un capitolo della sua storia in poco più di un anno di lavori, anche grazie ai fondi 8xmille. Consacrato nel 1583, il duomo dell’Assunzione di Maria e di S. Lorenzo non era mai stato restaurato in modo organico. Tra i suoi custodi nel tempo, anche Luigi Orione, che con quest’incarico poté mantenersi agli studi in seminario. Oggi hanno vita nuova la facciata e le torrette (le più lesionate), i portali e i basamenti. Si è lavorato al consolidamento statico dell’intera struttura, a stucco e tinteggiatura. Il duomo continua così a tramandare arte e fede cristiana, attestata in quest’area fin dal IV secolo: la Chiesa di Tortona è infatti indicata dagli storici come uno dei primissimi nuclei cristiani del nord Italia.
 
Savona-Noli
Compirà un anno a dicembre prossimo l’Emporio alimentare solidale di Savona (in foto), opera giubilare strutturale -come ha chiesto alle diocesi Papa Francesco- perché restassero sul territorio “segni” duraturi di misericordia. E’ dunque uno dei “supermercati solidali” più giovani aperti in Italia dalle Caritas, il cui numero è in continuo aumento a fronte della lunga crisi economica, e dove i parroci indirizzano i nuclei più bisognosi per la spesa gratuita. Pensionati e famiglie in difficoltà possono trovare cibo gratuitamente, in mano una tessera loro assegnata. Una risposta innovativa alle nuove povertà, realizzata anche grazie a 120 mila euro provenienti dall’8xmille, segno di una Chiesa che sa farsi compagna di viaggio di tanti nei momenti di fragilità.
(Paola Inglese)