SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Papa e Chiesa, nel segno della fiducia

Ci sono eventi che spezzano un periodo storico, fatti che interrompono il processo lineare della storia e segnano un cambiamento epocale. Uno di questi momenti, nella storia della nostra Chiesa, è l’11 febbraio 2013. Papa Benedetto XVI con un filo di voce pronuncia poche parole in latino che hanno un’eco assordante in tutto il mondo: […]
16 Luglio 2019

Ci sono eventi che spezzano un periodo storico, fatti che interrompono il processo lineare della storia e segnano un cambiamento epocale. Uno di questi momenti, nella storia della nostra Chiesa, è l’11 febbraio 2013. Papa Benedetto XVI con un filo di voce pronuncia poche parole in latino che hanno un’eco assordante in tutto il mondo: “Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di vescovo di Roma, successore di San Pietro”. Questo evento scuote la nostra Chiesa dalle fondamenta e segna l’inizio di un legame diverso della società con la Chiesa. Dal momento dell’elezione del nuovo Pontefice “venuto dalla fine del mondo”, il 13 marzo 2013, per gli italiani c’è un solo leader incontrastato di cui fidarsi: Papa Francesco.
E’ questo il quadro che emerge da una ricerca statistica condotta da GfK presso la popolazione italiana adulta a fine 2018.


Ben 8 italiani su 10 oggi continuano ad attribuire a Bergoglio un punteggio decisamente positivo (su una scala da 1 a 10) e la fiducia verso il pontefice raggiuge il 90% tra i cattolici regolari (quelli che vanno a messa almeno 2 volte al mese). Se confrontiamo i dati con quelli di 2 anni fa vediamo che il consenso ampissimo verso il Papa si è leggermente ridotto. Ma resta un leader incontrastato per tutti, non solo per i cattolici. Anche la Chiesa cattolica mantiene alte percentuali di fiducia (passando dal 56% al 58%), ma per la prima volta scende dal podio.

Papa Francesco in questi anni ha conquistato tutti con i suoi gesti, capaci di ridurre le distanze, superare le barriere, farsi prossimo. Se chiediamo ai cattolici quali sono gli aspetti positivi e belli della Chiesa, oltre il 60% risponde il Papa. Bergoglio propone uno stile comunicativo che si contraddistingue per il linguaggio immediato e diretto, risposte semplici e messaggi chiari. Una vera e propria rivoluzione comunicativa, un rivolgersi verso, andare incontro alla gente.


Prima dell’arrivo di Bergoglio, la situazione era profondamente diversa: solo il 40% dei cattolici riteneva la figura del Pontefice uno degli aspetti belli e positivi della Chiesa. Nel 2012 la percentuale scendeva addirittura al 33%, il valore più basso registrato negli ultimi 15 anni. Ratzinger, il papa emerito, è stato un leader morale e spirituale fondamentale all'interno della nostra Chiesa, teologo raffinato, capace di scelte coraggiose come quella delle dimissioni. Ma è stato descritto dai media con vecchi stereotipi e percepito come distante dalla gente.