SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Offerte per i sacerdoti: cartina di tornasole dei fedeli

Il senso e il significato del sostegno alla nostra Chiesa è scritto nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium: “Come Cristo... è stato inviato dal Padre «ad annunciare la buona novella ai poveri, a guarire quelli che hanno il cuore contrito» (Lc 4,18), «a cercare e salvare ciò che era perduto» (Lc 19,10), così pure la Chiesa […]
7 Giugno 2016
Il senso e il significato del sostegno alla nostra Chiesa è scritto nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium: “Come Cristo... è stato inviato dal Padre «ad annunciare la buona novella ai poveri, a guarire quelli che hanno il cuore contrito» (Lc 4,18), «a cercare e salvare ciò che era perduto» (Lc 19,10), così pure la Chiesa circonda di affettuosa cura quanti sono afflitti dall’umana debolezza, anzi riconosce nei poveri e nei sofferenti l’immagine del suo fondatore, povero e sofferente, si fa premura di sollevarne l’indigenza e in loro cerca di servire il Cristo” (Lumen Gentium cap. 1, n. 8).
 
Circondare con amore, abbracciare con amore, soccorrere con amore si traduce, per la nostra Chiesa, nell’aiutare il povero e l’emarginato, infondere speranza nei giovani in crisi, dare sostegno alle famiglie in difficoltà, avere cura di anziani e disabili, dare conforto ai malati. Ma, così facendo, è far sovvenire, far memoria del nostro essere cristiani.
 
Il "sovvenire" rappresenta quindi la cartina tornasole per misurare lo stato di amore e di fedeltà alla Chiesa. Eppure, a oltre 30 anni dalla legge e 25 anni dalla sua entrata in vigore, la conoscenza del sistema di sostegno economico alla Chiesa è ancora scarsa non solo tra i cittadini, e i fedeli, ma anche tra i sacerdoti stessi e questo inevitabilmente finisce per avere ripercussioni negative sull’accettazione stessa del sistema. [graf.1]
 Alla luce di questo dato è facile comprendere il perché di tanta ignoranza da parte della gente e dei fedeli su quali siano le fonti di sostegno economico della Chiesa cattolica.
 
“Ai preti ci pensi il Vaticano, che ha i soldi!”. Questa affermazione è figlia di una tradizione, di un fattore culturale: “Ci pensi la Corona, ci pensi il Re, ci pensi il Papa…”. Eppure questa idea continua ad essere prevalente anche oggi, tanto che sono la maggioranza coloro che pensano che sia il Vaticano a sostenere il clero. [graf.2]
 
La Chiesa è una famiglia allargata, e come tale necessita che tutti facciamo la nostra parte, che ci sia una presa di coscienza ecclesiale anche nel "sovvenire" alle necessità della Chiesa, ognuno secondo le proprie possibilità.
 
Ad oggi però i fedeli sempre meno si rendono partecipi nell’aiutare economicamente la propria Chiesa come testimonia il costante declino delle somme raccolte annualmente per il sostentamento del clero. Si tratta di una flessione che dura ormai da oltre 20 anni e che dal 2008 ha subito una ulteriore accelerazione con una perdita di circa un milione di euro l’anno. [graf.3]

Anche sul fronte del numero delle Offerte si assiste ad una contrazione costante sebbene meno evidente. [graf.4] Nel 2015, ultimo dato a disposizione, sono state inviate all’ICSC 1.485 offerte per ogni milione di abitanti. Una partecipazione piuttosto contenuta che si alza leggermente nelle regioni nel Nord e in Puglia. [graf.5]

 
Dobbiamo pertanto diventare sempre più testimoni del "sovvenire". La partecipazione dei fedeli è vicinanza affettiva ma anche "effettiva", è condivisione di beni materiali, guardando verso chi ne ha bisogno. Le Offerte per il clero, assumono un significato prezioso come gesto di partecipazione e condivisione. Sono un segno di carità, un modo concreto per sovvenire ai bisogni dei poveri in parrocchia, ma anche a quelli della propria diocesi, della comunità locale, della Chiesa universale.
 
 
Paolo Cortellessa