SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Insieme ai sacerdoti per una Chiesa in uscita

Papa Francesco ci ricorda spesso che la chiesa cattolica è “in uscita”, “missionaria”, “sinfonica”. E i fedeli come rispondono? Con responsabilità e partecipazione, sostenendo anche economicamente l’attività del “buon pastore”, attraverso le Offerte per i sacerdoti. I dati dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero ci dicono che nell’arco degli ultimi 2 anni (escludendo il mese di dicembre […]
29 Gennaio 2015
Papa Francesco ci ricorda spesso che la chiesa cattolica è “in uscita”, “missionaria”, “sinfonica”. E i fedeli come rispondono? Con responsabilità e partecipazione, sostenendo anche economicamente l’attività del “buon pastore”, attraverso le Offerte per i sacerdoti.

I dati dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero ci dicono che nell’arco degli ultimi 2 anni (escludendo il mese di dicembre appena trascorso perché ancora non contabilizzato), circa 124 mila individui hanno scelto di aiutare i sacerdoti attraverso il versamento di un bollettino postale. Entrando più in dettaglio, quasi il 49% dei donatori ha donato in modo continuativo, attraverso una o più donazioni ogni anno, mentre il 39% lo ha fatto in modo più occasionale. A questi si aggiungono 15.000 nuovi donatori (pari al 12%) che hanno fatto la loro prima Offerta nel 2013 o nel 2014.

  
L’attuale contesto di grande crisi economica, di grande paura che il nostro Paese sta vivendo è accompagnato dal crollo dei valori, dal clima di sfiducia verso tutte le grandi istituzioni che finisce per impoverire e per isolare le persone. L’unica istituzione che tiene e cresce in fiducia, stima e sostegno anche economico è proprio la Chiesa cattolica. Come si spiega? La nostra Chiesa, nel suo DNA, sa integrare locale e totale: è una unione di chiese locali in comunione le une con le altre. Questa è la sua forza, perché oggi più che mai il locale è lo spazio del reale, dove c’è maggiore aderenza al territorio.
 
Una interessante conferma arriva da una recente ricerca dell’Istituto di ricerca Piepoli. La parrocchia, il territorio, la chiesa locale fanno la differenza non solo come momento di crescita personale, ma anche sociale e solidale. Più che in passato, infatti, sono proprio le chiese locali presenti sul territorio e le iniziative delle parrocchie volte alle povertà emergenti (ad esempio la Caritas) a catturare l’attenzione ed a modificare le priorità nella scelta di donare.
 
In un momento come quello attuale, infatti, la decisione di fare un’Offerta deducibile per i sacerdoti è principalmente prodotta grazie al coinvolgimento in progetti di prossimità voluti e sostenuti dai nostri “buon pastori”. Sono proprio loro i principali artefici di una Chiesa missionaria, in uscita, che “fa” davvero per gli altri, che sta accanto alla gente comune e ai più bisognosi.