SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Per gli incaricati del Lazio condivisione e sostegno reciproco alla base della missione

All’incontro, partecipato da più del 50% delle diocesi laziali, erano presenti sia il Vescovo delegato, Mons. Luigi Vari che Mons. Gianrico Ruzza, Segretario Generale della diocesi di Roma e Vescovo ausiliare del settore centro. Successivamente per la diocesi di Roma è intervenuto don Giuseppe Tonello, cancelliere e assistente spirituale del Servizio diocesano per la promozione. […]
21 Febbraio 2019

All’incontro, partecipato da più del 50% delle diocesi laziali, erano presenti sia il Vescovo delegato, Mons. Luigi Vari che Mons. Gianrico Ruzza, Segretario Generale della diocesi di Roma e Vescovo ausiliare del settore centro. Successivamente per la diocesi di Roma è intervenuto don Giuseppe Tonello, cancelliere e assistente spirituale del Servizio diocesano per la promozione.

L’assise è stata aperta dal Vescovo Ruzza che ha richiamato l’importanza del lavoro dell’incaricato per il “sovvenire”, non solo per i sacerdoti ma anche per tutta la comunità. Il Vescovo Luigi Vari, ringraziando i tanti laici che si impegnano per il “sovvenire” e sottolineando in particolare il ruolo svolto dagli incaricati diocesani e parrocchiali, ha evidenziato come questo tema ed in particolare la sensibilità alla firma, si stia diffondendo nelle realtà parrocchiali e cittadine. Con la condivisione ed il sostegno reciproco alla base della nostra missione, ha ribadito il lavoro di oggi, porterà tanti frutti per il domani.

Poi ogni incaricato ha relazionato sulla propria attività diocesana. Il resoconto dell’incontro nell’articolo pubblicato su Avvenire del 10 febbraio a firma di Monia Nicoletti dal titolo Quella semplice firma che ci fa sentire Chiesa.

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Si è tenuto il primo febbraio, nella Casa Bonus Pastor, l’incontro regionale del “sovvenire”, il servizio che promuove il sostegno economico alla Chiesa. È stata l’occasione per fare il punto della situazione ed elaborare strategie future, affinché sempre più persone siano sensibilizzate a sostenere la Chiesa con l’8xmille. Tra referenti diocesani, spesso accompagnati dalle mogli, e collaboratori, all’incontro hanno partecipato in 33 provenienti da 12 diocesi. Una squadra che si sente Chiesa perché, spiega il diacono Antonello Paolozzi della diocesi di Albano Laziale e referente della regione Lazio «è fondamentale che il servizio sia condiviso e sostenuto anche dalla propria famiglia. Ecco perché gli incontri si organizzano a turno in ogni diocesi e sono sempre seguiti da un momento di convivialità».

Stefano Maria Gasseri, coordinatore nazionale della rete territoriale del “sovvenire” (CEI), ha fotografato la situazione dell’8xmille: «Nel 2015 la percentuale delle scelte a favore della Chiesa cattolica era dell’81,2%. Nel 2017 del 79,4%. Una discesa lieve ma da non sottovalutare, considerato che il 56% dei contribuenti non dà preferenza».

Per Erasmo Di Giuseppe, diocesi di Civita Castellana, questo minor sostegno deriva dalla «generale perdita di fiducia nei confronti della Chiesa, e c’è troppa ignoranza sul “sovvenire”». Il diacono Carlo Campetella, della diocesi di Civitavecchia–Tarquinia, ammette che nel proprio territorio «c’è molto da fare per il “sovvenire”, dato che spesso ci si è limitati all’annuncio nella giornata delle raccolte».

Esprime difficoltà anche Alberto Quattrocchi da Velletri, che ha ricevuto da poco l’incarico. Nella diocesi di Frascati, «nonostante sulla carta esista una buona rete tra parrocchie, la comunicazione è frammentata». A Palestrina le difficoltà sono legate al numero dei collaboratori, «per questo si fatica a far capire a tutti che la scelta della firma per l’8xmille è indispensabile anche per sostenere le opere di carità nella diocesi», lamenta Gianni Moscetta.

Situazione analoga nella diocesi di Frosinone–Veroli– Ferentino dove «ci sono tre referenti su 82 parrocchie» dice il diacono Silvano Gallon.

Secondo don Salvatore Rizzo, diocesi di Porto–Santa Rufina, «il “sovvenire” alle necessità della Chiesa dovrebbe essere una questione affrontata pastoralmente e non solo economicamente».

Tivoli è riuscita ad organizzare una buona rete: «Su 80 parrocchie, 50 hanno il referente – racconta il diacono Giuseppe Volpini –. La chiave del successo è nell’avere un buon rapporto con i parroci».

Bene anche Latina, con l’incaricato Giovanni Lantieri: «Siamo arrivati a 40 referenti su 87 parrocchie, puntando sulla formazione».

Ottima la situazione anche a Gaeta dove don Mario Testa può contare su un gruppo di lavoro che coordina 57 parrocchie: «C’è un progetto per promuovere il “sovvenire” con l’ufficio scuola – spiega Testa – e si sta proponendo un concorso per la realizzazione di un cortometraggio che spieghi cosa è l’8xmille». Infine, la diocesi di Roma che svolge un ottimo lavoro.

L’incaricato Pierluigi Proietti spiega che «don Giuseppe Tonello è promotore e assistente spirituale di un gruppo di lavoro da 19 elementi, molti dei quali sono giovani a partire dai 25 anni». Prossimo appuntamento nel Golfo di Gaeta, in primavera.