La buona notizia è che quest’anno quasi 350mila euro sono arrivati alle parrocchie e alle diocesi dal nostro ufficio per aver organizzato e rendicontato corsi di formazione per diffondere la cultura del sostegno economico alla nostra Chiesa. La cattiva notizia è che solo la metà degli incentivi previsti è stata utilizzata, sui 700mila messi a disposizione. Anche perché diverse parrocchie non hanno rendicontato le attività di formazione svolte. Per questo, passo dopo passo, ricordiamo come fare.
INCENTIVI ALLE PARROCCHIE, OCCHIO AI REQUISITI
Sono 387 le parrocchie che hanno organizzato incontri di formazione per incoraggiare la partecipazione attiva dei fedeli, e hanno preso parte ai progetti di raccolta firme 8xmille e offerte. Per questo loro impegno hanno ricevuto complessivamente 110.250 euro. La classifica delle regioni più virtuose, quelle dove si concentra il maggior numero di parrocchie che hanno ricevuto contributi, vede sul podio al primo posto la Puglia, seguita dalla Basilicata e dalla Calabria. Ma si può fare di più, molto di più. Per questo è utile ricordare le regole per beneficiare degli incentivi. Innanzitutto, occorre partecipare al progetto “Uniti Possiamo” e/o “UnafirmaXunire”. Rispondere ad un brevissimo questionario sullo svolgimento delle iniziative. Inoltre, svolgere almeno un incontro di formazione dedicato all’8xmille e/o alle offerte per il clero, che venga rendicontato. Contemporaneamente nominare un referente parrocchiale del Sovvenire. Ultimo, ma non ultimo, raccogliere almeno 250 euro per il sostentamento del clero attraverso la partecipazione al progetto “Uniti Possiamo”. La parrocchia che aderisce a un solo progetto ottiene 250 euro, mentre quella che partecipa ad entrambi riceve 500 euro (vedi regolamento nel portale UNITIINRETE).
INCENTIVI ALLE DIOCESI, UN VOLÀNO PER LA CHIESA
Ben 138 le diocesi, pari al 63% di tutte quelle presenti in Italia, che hanno ricevuto l’incentivo di 1.000 euro per la formazione, per un totale di 138.000 euro. In vetta sono arrivate le diocesi del Nord Ovest che sono risultate più attive nello spronare le parrocchie del proprio territorio a organizzare incontri di formazione per favorire e incoraggiare la partecipazione dei fedeli. A metà strada troviamo le diocesi del Centro Italia. Arrancano, invece, le diocesi del Sud Italia. Gli sforzi fatti dai Vescovi italiani per sensibilizzare, formare e informare al Sovvenire, in primis ai progetti “Uniti Possiamo” e “UnafirmaXunire”, stanno dando risultati concreti.
INCENTIVI AGLI INCARICATI DEL SOVVENIRE, SCUOLA DI COMUNIONE E CONDIVISIONE
A 98 diocesi è stato assegnato un ulteriore contributo di 1.000 euro in virtù della presenza di una rete territoriale e di iniziative svolte dal proprio incaricato diocesano del Sovvenire. Si tratta infatti di un incentivo che viene riconosciuto proprio per il lavoro di promozione e formazione svolto dai nostri incaricati. Per questo, seppure assegnato alla diocesi, non è riservato esclusivamente al Vescovo. L’incentivo, infatti, è per i risultati conseguiti sul territorio, sicuramente frutto dei tanti incontri di formazione organizzati, ma anche della capacità di rendicontarli, requisito indispensabile per accedere ai fondi previsti.
L’IMPORTANTE È RENDICONTARE LE ATTIVITÀ
Innanzitutto, bisogna accedere con le proprie credenziali, all’interno del portale UNITIINRETE (www.unitiinrete.it). Primo passo da seguire è inserire il programma e la relazione dell’incontro con una breve descrizione di come si è svolto. Secondo passo, indispensabile per ottenere gli incentivi, è indicare il numero dei partecipanti all’incontro. Terzo passo da seguire è quello di testimoniare la partecipazione alla formazione inviando foto e/o video dell’incontro. Se la parrocchia è presente sui social, occorre riportare il link alla pagina YouTube dove è caricato il video. Ultimo passo da svolgere, è quello di allegare locandine, materiali realizzati esposti o utilizzati per l’iniziativa, come pure rassegne stampe e comunicazioni dell’evento (articoli su riviste, quotidiani, blog, social).
FILIERE DI VALORI E RETI DI SOLIDARIETÀ
È proprio l’intreccio tra la corresponsabilità e la partecipazione a dare vita al tessuto del sostegno economico alla nostra Chiesa. Solo facendo riscoprire i valori che sono alla base del Sovvenire, infatti, possiamo creare quelle reti concrete di solidarietà e aiuto per tutti coloro, e sono sempre di più, che si rivolgono alle nostre parrocchie e alle nostre diocesi in cerca di speranza, di sostegno e di vita. Lo ha detto bene Papa Francesco, il 2 agosto di quest’anno, a Lisbona, all’incontro con i Vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i laici impegnati nella pastorale. Riprendendo le parole dello scrittore portoghese Pessoa, “per arrivare all’infinito, e credo che ci si possa arrivare, abbiamo bisogno di un porto, di uno soltanto, sicuro, e da lì partire verso l’Indefinito” ha aggiunto “Sogniamo la Chiesa come un porto sicuro per chiunque affronta le traversate, i naufragi e le tempeste della vita!