"Novantasei anni? Dove li hai nascosti?". E' quanto ha esclamato Papa Francesco, riferiscono i presenti, all'incontro con il parroco più longevo d'Italia, avvenuto al termine dell'udienza generale dell8 gennaio scorso. Don Alessandro de Sanctis, 95 anni, parroco di Filettino, comune montano in provincia di Frosinone, infatti, ha già conosciuto ben nove Papi in 72 anni di sacerdozio.
"Per me sarà un'emozione fortissima. Nella mia vita ho già conosciuto altri Papi, tutti straordinari, ma stavolta avverto una sensazione diversa, speciale, perché Bergoglio ha un grande carisma ed è molto vicino ai più poveri e ai bisognosi" aveva dichiarato don Alessandro pochi giorni prima di essere ricevuto in Vaticano.
Don De Sanctis è il prete dei record: quello con più anni di sacerdozio in Italia, ancora in attività e senza nemmeno un coadiutore. Un traguardo unico, una lunghissima carriera ecclesiastica che da Pio XI lo ha portato fino a papa Bergoglio. Una galleria enorme di ricordi lunga quasi un secolo.
Nipote di un arciprete, entrò in seminario e ad appena 13 anni incontrò papa Pio XI. Quando il Pontefice lo vide così piccolo ed esile, gli mise la mano sul capo e gli chiese da dove venisse. Alla sua risposta, il Santo Padre si lasciò andare a unespressione perplessa mostrando di non aver capito dove si trovasse Vallepietra, piccolo paese dellalta Valle Aniene al confine con la Ciociaria, oggi noto per il suggestivo santuario dedicato alla SS. Trinità.
Ordinato sacerdote nel 1942, il novantenne parroco di Filettino ha celebrato 1400 funerali e oltre 46mila messe, centinaia di matrimoni e battesimi. Durante la seconda guerra mondiale, davanti alla casa comunale salvò dai tedeschi alcuni cittadini che stavano per essere fucilati. Con lo stesso obiettivo nascose anche una famiglia di ebrei nella soffitta della parrocchia del paese ciociaro, che da 105 anni è guidata dalla sua famiglia. Don Alessandro , negli anni, ha parlato con Pio XI, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Ed ha ricordi indelebili. Con il Papa polacco si è incontrato più volte.
Con Papa Benedetto XVI, invece, sincontrò nella residenza di Castelgandolfo. Era il 23 settembre di due anni fa, il ricordo più fresco. « Giunsi davanti al Pontefice nel tradizionale baciamano - racconta don Alessandro -, mi inginocchiai di colpo davanti al Papa, baciando lanello del pescatore e rialzandomi come una molla, da solo senza laiuto di nessuno. Avevo allora 93 anni e, vedendo tutto ciò, Papa Benedetto esclamò: Ma è giovane!».