SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Il Cardinale Zuppi: è un dovere impegnarsi sull’8xmille

Di Marco Pederzoli Ha avuto come titolo un’espressione utilizzata dall’allora Monsignor Zuppi il convegno di formazione che giovedì 14 novembre nell’Istituto «Veritatis Splendor» ha raccolto testimonianze, fornito dati e fatto chiarezza sull’erogazione dei fondi dell’8xmille. L’incontro «La bontà intelligente», organizzata dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica si è avvalso […]
26 Novembre 2019

Di Marco Pederzoli

Ha avuto come titolo un’espressione utilizzata dall’allora Monsignor Zuppi il convegno di formazione che giovedì 14 novembre nell’Istituto «Veritatis Splendor» ha raccolto testimonianze, fornito dati e fatto chiarezza sull’erogazione dei fondi dell’8xmille. L’incontro «La bontà intelligente», organizzata dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica si è avvalso della collaborazione di diversi partner. Fra essi l’Ordine e la Fondazione dei giornalisti dell’Emilia Romagna, l’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi), l’Unione cristiana imprenditori dirigenti della Regione (Ucid) e l’Ufficio comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi.

«Spesso capita che la parola “bontà” venga recepita come qualcosa di poco concreto – ha detto il cardinale Zuppi, commentando il titolo del convegno da lui stesso ispirato nel corso del precedente convegno promosso da “Sovvenire”, nel maggio scorso –. L’autentica bontà, invece, agisce davvero sulle vite degli altri. Tutti noi dobbiamo promuovere la firma a favore dell’8xmille, perché non si tratta di qualcosa di dovuto per la Chiesa. È, anzi, un dono per il quale non dobbiamo mai smettere di ringraziare e garantire trasparenza».

Un concetto, quello della trasparenza circa l’erogazione e l’utilizzo del denaro proveniente dall’8xmille, che promuove una sinergia ancora più stretta fra Chiesa e comunicazione. Di questo ha parlato Giovanni Rossi, presidente dell’Ordine dei giornalisti emiliano romagnoli. «È giunta l’ora, per chi fa informazione, di far emergere anche le buone notizie. Muoviamoci sulla base di fonti certe – ha detto – e offriamo ai cittadini notizie autentiche, non condizionate dalle proprie pur legittime convinzioni».

Buone notizie come quelle giunte da Maura Fabbri e Cristina Campana della Caritas diocesana, una delle realtà che godono dei fondi 8xmille e coi quali, fra l’altro, è stata promossa l’iniziativa «Un orto in parrocchia». «Notizie che ci aiutano a mostrare quella logica del dono che sta alla base dell’impegno del “Sovvenire”, in una società – ha detto Guido Mocellin, vice presidente dell’Ucsi regionale – che troppo spesso parla di Chiesa solo nell’ottica dello scandalo».

Come ha messo in evidenza il giornalista Umberto Folena, con una carrellata di «fake news» pubblicate da alcuni mezzi d’informazione a proposito di Chiesa e fisco. Ricco di dati l’intervento di Giacomo Varone, incaricato del Servizio «Sovvenire» della diocesi bolognese (in foto con il Card.Zuppi). «Lo scorso anno la nostra Chiesa ha ricevuto 6,9 milioni di euro dall’8xmille – ha spiegato –. Circa 3 milioni sono stati utilizzati per il sostentamento del clero, 3,1 milioni per carità e opere di culto e pastorale, 800mila per edilizia di culto e beni culturali. Più del 79% dei firmatari ha scelto la Chiesa cattolica, lo scorso anno, come destinataria dei fondi dell’8xmille, coi quali sono stati realizzati più di 7.500 progetti». «Vogliamo parlare dell’8xmilla puntando su trasparenza e corresponsabilità. Il buon uso della comunicazione è fondamentale: per far conoscere i numeri senza distorsioni e raccontare i progetti realizzati per creare fiducia e gratitudine, nella logica di una bontà intelligente che sostiene la Chiesa per servire tutti».

La Dottrina sociale cattolica, imperniata sul concetto di sussidiarietà, è stata messa in evidenza dagli interventi di Gian Luca Galletti, presidente Ucid, e dall’economista Franco Mosconi. «Noi imprenditori siamo qui – ha detto il già ministro dell’ambiente – perché l’attenzione alla logica del dono e all’umanità integrale nel campo dell’impresa saranno presto fattori di concorrenza economica». Non dissimile il concetto espresso da Mosconi, che ha citato un documento del 2013 pubblicato dall’allora Pontificio Consiglio Giustizia e Pace: «La vocazione del leader d’impresa». «Grazie alla sintesi tipica dell’inglese, il documento ci fornisce l’”abc” dell’economia sostenibile e, direi, a misura d’uomo» ha detto Mosconi. Dell’intreccio fra beni materiali, sociali e spirituali per l’autentico benessere dell’uomo ha parlato invece Pietro Sebastiani, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. «Si tratta di un concetto teorizzato per primo da papa Francesco, che ha offerto il bagaglio d’insegnamento e di esperienza della Cristianità come strumento per superare le disuguaglianze e – ha aggiunto – per realizzare quello sviluppo umano integrale imprescindibile per il bene di ogni uomo».