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della Conferenza Episcopale Italiana

Chieti: un lavoro dopo il carcere con il progetto “Detenzione Creativa”

Su chietitoday.it un servizio di Francesco Colagreco sulla presentazione del progetto "Detenzione creativa" che ha visto protagonisti alcuni detenuti del carcere di Chieti. Illustrato il 13 dicembre nella sede della Curia diocesana esso è il frutto del lavoro della Caritas diocesana di Chieti-Vasto che dispiega in due parti: la prima a Chieti e vede coinvolti […]
16 Dicembre 2019

Su chietitoday.it un servizio di Francesco Colagreco sulla presentazione del progetto "Detenzione creativa" che ha visto protagonisti alcuni detenuti del carcere di Chieti. Illustrato il 13 dicembre nella sede della Curia diocesana esso è il frutto del lavoro della Caritas diocesana di Chieti-Vasto che dispiega in due parti: la prima a Chieti e vede coinvolti i detenuti della Casa Circondariale di Chieti attraverso corsi formativi nell'ambito della ristorazione, la seconda a Vasto in cui sono coinvolti ex detenuti della Comunità Papa Giovanni XIII di Vasto gestiti dalla Cooperativa sociale "Recinto di Michea" sempre di Vasto, nell'ambito della produzione di prodotti agricoli biologici.

Il progetto, realizzato a Chieti grazie ai fondi CEI dell'8xmille, è stato chiamato "Detenzione Creativa" per "sottolineare il desiderio e l'auspicio - direttore della Caritas Chieti-Vasto, don Luca Corazzari - che quest'opera segno possa essere una occasione per i detenuti, che sono i protagonisti, a non lasciarsi vincere dalla loro condizione ma a saper reagire secondo quello spirito di intelligenza e di originalità".

Il progetto ha avuto il suo inizio nel mese di settembre: dieci detenuti (6 uomini e 4 donne) di 32-33 anni hanno seguito un corso di formazione regionale nell'ambito della ristorazione. La parte teorica del corso è stata realizzata all'interno delle aule della Casa Circondariale di Chieti, mentre la parte pratica nei locali del Villaggio della Speranza coordinata da Suor Vera.

"Un'esperienza che accompagnai detenuti in un processo di riabilitazione - ha detto l'Arcivescovo Bruno Forte - e che è fonte di rispetto e dignità umana". Dello stesso avviso il neo direttore della casa circondariale di Chieti, Franco Pettinelli che si è detto "colpito positivamente della tanta disponibilità di questo territorio e - ha aggiunto Pettinelli - spero che qualcuno dei nostri detenuti riuscirà a rientrare nel mondo del lavoro".

I detenuti più meritevoli, inoltre, saranno assunti con dei contratti di tirocini formativi nelle aziende che operano nell'ambito della ristorazione per un periodo massimo di un anno. I tirocini saranno retribuiti dalla Caritas diocesana per mezzo dei fondi CEI dell'8xmille.