È tempo di fare un primo bilancio della raccolta del 2019 prima delle meritate vacanze. L’esperienza ci insegna che i mesi estivi rappresentano una sorta di pausa per ricaricare i motori della generosità. Con la fine dell’estate, infatti, comincia il periodo più importante per le donazioni a favore dei sacerdoti. E ogni occasione di sensibilizzazione dovrà essere valorizzata al massimo. Diciamo subito che gli elementi principali di valutazione sono due. Uno purtroppo è di segno negativo, seppur lieve, ma l’altro potrebbe essere più confortante.
L’elemento negativo si riferisce alla raccolta. La differenza è piccola, ma ancora è, appunto, una differenza. Un segno meno che basterebbe veramente poco trasformare in segno più. Alla data del 30 giugno del 2019, all’Istituto centrale sostentamento clero sono pervenuti bollettini postali per un importo pari a 1.376.799 euro, a fronte di 1.400.875 euro dell’anno precedente. Il gap tra il primo semestre dell’anno in corso e quello precedente è di poco meno di 25mila euro, cioè l’1,7% del totale. Una differenza quasi trascurabile facilmente colmabile, ma che richiede uno sforzo aggiuntivo da parte di tutti.
In leggero calo anche l’importo medio donato nel primo semestre: 56.76 euro nel 2019, 57.89 euro nel 2018. Un calo lieve di circa un euro, imputabile soprattutto al mese di giugno, legato in parte ad altre scadenze, prima tra tutte quella di natura fiscale relativa al pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).
La buona notizia è che le donazioni per il clero viaggiano finalmente in terreno positivo: la foto scattata al 30 giugno del 2019 restituisce l’immagine di una debole ripresa. Ben 24.256 i bollettini inviati, contro i 24.201 del primo semestre dell’anno scorso, un piccolo segno positivo che pone fine ad un trend negativo che proseguiva da svariati mesi.
Si tratta ora di dare forma e consistenza ai segnali positivi che emergono da questo primo semestre. La speranza è che l’attenzione e la generosità nei confronti dei sacerdoti italiani, tutti, nessuno escluso, si incrementi nella seconda metà del 2019. Ognuno di noi può fare la propria parte, insieme dobbiamo impegnarci per far in modo che allo scoccare del 31 dicembre possiamo brindare per festeggiare una ritrovata generosità nei confronti della nostra Chiesa.