SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Aggiornamento raccolta Offerte: indietro rispetto al 2017

C’è una flessione, ma con possibilità di recupero. Starà a noi fare la differenza in quest’ultimo quadrimestre 2018 nella raccolta Offerte Insieme ai sacerdoti. Lo scarto è del 6% (-6,4% per il numero di donazioni e -6,7% per l’importo totale) rispetto ai dati fotografati ad agosto di un anno fa. Sostanzialmente stabile l’offerta media a […]
26 Settembre 2018

C’è una flessione, ma con possibilità di recupero. Starà a noi fare la differenza in quest’ultimo quadrimestre 2018 nella raccolta Offerte Insieme ai sacerdoti. Lo scarto è del 6% (-6,4% per il numero di donazioni e -6,7% per l’importo totale) rispetto ai dati fotografati ad agosto di un anno fa. Sostanzialmente stabile l’offerta media a 59 euro (la limatura è dello 0,3%).

Dunque una risposta più tiepida se paragonata a quella di fine agosto scorso, un rallentamento a cui prestare attenzione, ma anche recuperabile in questi mesi di ripresa delle attività parrocchiali e di preparazione alla Giornata Nazionale Offerte e al Natale. La strategia starà nel non limitarsi alla promozione attorno alla domenica 25 novembre, ma partire subito e fare in modo che la Giornata Nazionale sia un volano, un centro propulsore della sensibilizzazione, potenziando però la raccolta in tutti gli altri mesi, chiamando i fedeli a sostenere l’attività missionaria della Chiesa.

Nel trentennale del documento dei Vescovi Sovvenire alle necessità della Chiesa, una ricerca Gfk-Eurisko ha indicato che resta ancora scarsa l’informazione sulle Offerte, “illustri sconosciute”, ma che sono ampi i margini di manovra. Sono infatti molto alte la pratica e la propensione al dono per la missione dei sacerdoti: ben un italiano su 5 nel corso dell’anno destina un’offerta alla Chiesa. Una cifra enorme, che accomuna 15 milioni di cittadini. Tuttavia restano confuse le informazioni sul nuovo sistema nato con il Concordato del 1984 e che (affiancato all’8xmille) ha sostituito la congrua statale, affidando alla fiducia dei fedeli la remunerazione dei preti diocesani. Basti pensare - ed è solo un esempio - che risulta addirittura in crescita, al 45%, la quota di italiani che alla domanda “chi provvede ai sacerdoti?” risponde “ci pensa il Vaticano”, come se 8xmille e Offerte avessero a che vedere con le finanze della Santa Sede.

Dunque a fronte dell’alta disponibilità pubblica a sostenere la missione dei presbiteri, le donazioni sono per lo più dirette, personali, destinate ai preti ben noti e più vicini. E l’Offerta per il clero resta “difficile”, periferica -secondo la ricerca- perché richiede di donare per tutti i preti, e soprattutto attraverso un bollettino postale, un bonifico bancario, la carta di credito o la donazione agli IDSC, istituzioni percepite come distanti. “Sostenete con la vicinanza e l’affetto i vostri sacerdoti“ ci ha esortato quest’anno Papa Francesco. Le Offerte potranno essere concretamente segno vivo di comunione in questa ripresa d’anno.