Vicini ai terremotati. Vicini alle imprese, per aiutarle a ripartire. “A poco più di tre anni dal terremoto dello scorso ottobre 2016, i progetti della Chiesa sul fronte formazione professionale e sostegno all’imprenditoria giovanile hanno acquisito un ruolo strategico, diventando simboli e strumenti di ripartenza per tutto il territorio - spiega don Luigi Verolini, direttore della Caritas diocesana di Camerino-San Severino Marche (in foto) - Il progetto Policoro della CEI in diocesi ha preso il via proprio nel periodo drammatico delle scosse, ed è diventato sempre più significativo nei mesi successivi perché ha dato le prime risposte”. Oggi il territorio conta ancora centinaia di sfollati, un’economia in lenta ripresa, ricostruzioni ferme per la burocrazia ed oltre 380 edifici di culto inagibili, con una dozzina di chiese finora restituite ai fedeli. Per chi vive il suo terzo inverno tra tante difficoltà, ha valore ogni passo verso il ritorno alla normalità e alla fiducia. “Abbiamo realizzato una mappatura dettagliata della diocesi, individuando le criticità e le potenzialità da cui ripartire –spiega Mons. Verolini– Così siamo arrivati a sostenere 21 progetti concreti per altrettante nuove imprese giovanili. Policoro, il piano della CEI per corsi di formazione mirati all’avvio di nuove imprese e cooperative, è riuscito a rimettere in movimento un po’ tutta la diocesi”.
“Il segreto della riuscita sta nell’essere partiti subito lavorando in équipe, con una pastorale integrata - chiarisce suor Gina Masi, 52 anni, consacrata nella Fraternità della Casa di Nazareth, tutor e anima del progetto, con gli uffici diocesani di Pastorale sociale e di Pastorale giovanile - Siamo una diocesi piccola, ma cerchiamo di mettere in luce le nostre ricchezze. Policoro ci fa ‘sporcare le mani’, entrando nel pianeta disoccupazione con progetti che promuovano i talenti ma anche la legalità”.
Animatrice di comunità è stata sin dall’inizio Beatrice Donati, 29 anni, oggi titolare della Be-Ars, laboratorio artigianale che trasforma gli scarti di pelletterie e calzaturifici in opere d’arte ecosostenibili: lampade, orologi da parete, sedute. Le sue creazioni per l’arredamento si sono messe in luce anche al Salone del Mobile di Milano. “Policoro è riuscito a cambiarmi la vita, mi ha regalato una visione diversa dell’impresa - commenta Beatrice - che valorizza il lavoro più che il guadagno”. Ora è animatrice senior e un’altra professionista sta ultimando la formazione da nuova referente del progetto Policoro tra i suoi coetanei: è Pamela Montanari, avvocato. Ha già uno studio proprio, ma anche lei ha scelto di farsi “cambiare la vita”.
Daniela Scherrer