SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Bilancio 2014: dopo un anno da dimenticare, il 2015 deve segnare una svolta

Adesso è arrivata la conferma definitiva. Il 2014 è stato un anno opaco per le Offerte a favore dei sacerdoti. Il bilancio finale mostra un calo sia sul fronte del loro numero che della raccolta,. Questo risultato non sembra essere solo una conseguenza della congiuntura economica negativa. Per questo occorre una lettura più approfondita dei […]
19 Maggio 2015
Adesso è arrivata la conferma definitiva. Il 2014 è stato un anno opaco per le Offerte a favore dei sacerdoti. Il bilancio finale mostra un calo sia sul fronte del loro numero che della raccolta,. Questo risultato non sembra essere solo una conseguenza della congiuntura economica negativa. Per questo occorre una lettura più approfondita dei dati.
 
Nel 2014 sono state raccolte 110mila 831 offerte per un ammontare complessivo di 10 milioni 546mila euro (grafico 1 e 2). Il calo rispetto al 2013 è rispettivamente del 5,5% sul numero delle donazioni e del 6,3% sugli importi. I nostri sacerdoti dovranno pertanto fare a meno di circa 705 mila euro a fronte di una perdita di 6.441 Offerte. Sul fronte della raccolta il calo è generalizzato in tutta Italia mentre sul fronte del numero delle donazioni bisogna segnalare i risultati positivi ottenuti da alcune regioni del Sud (Basilicata +12,1%, Campania +11,5%, Puglia +6,4%).
L’importo medio donato resta invece quasi invariato con 95,15 euro per ogni Offerta (95,94 euro nel 2013). Valore che rimane assolutamente elevato se confrontato con le donazioni per altri scopi umanitari.
 
L’analisi dei canali utilizzati per fare un’Offerta evidenziano altri elementi interessanti (grafico 3 e 4). Il canale postale si conferma quello da cui proviene la maggior parte della raccolta sebbene da alcuni anni sia ormai in costante calo: 7 milioni 807mila euro da 94.427 conti correnti a fronte di 8 milioni 557mila euro e 102.037 offerte del 2013 (rispettivamente -8,8% e -7,5%).
 
Migliorano, anche se di poco, le Offerte tramite conto corrente bancario, ma il segnale positivo non sposta più di tanto il risultato finale dell’anno: 1 milione 781mila euro da 6.333 c/c bancari a fronte di 1 milione 698mila euro e 5.943 offerte del 2013 (rispettivamente +4,9% e +6,6%).
 
In calo anche le Offerte effettuate tramite gli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, terzo canale in termini di raccolta complessiva: 951mila euro da 7.940 versamenti a fronte di 1 milione 698mila euro e 5.943 Offerte del 2013 (rispettivamente +4,9% e +6,6%).
 
Le donazioni effettuate con carta di credito si confermano fanalino di coda e risultano essere in calo: 161 mila euro raccolti nel 2014 contro i 166 mila euro del 2013 (- 3,0%).
 
Oltre al calo contingente dovuto alla crisi economica, è evidente che le Offerte per i sacerdoti sono in calo “strutturale”. Per quale motivo? Una delle cause è sicuramente legata al successo dell’8xmille. Si sta facendo strada l’idea che sia superfluo promuovere le donazioni per sostenere i presbiteri dal momento che esistono i fondi 8xmille. Una strada però alquanto rischiosa, diversa da quella indicata dalla riforma concordataria, che ha previsto quali strumenti per il sostegno economico alla Chiesa non solo l’8xmille, ma anche le Offerte ai sacerdoti. In particolare queste ultime conservano il valore della donazione e, anche se deducibili da un punto di vista fiscale, assumono un alto significato ecclesiale come forma di sostegno alla nostra Chiesa. Per questo è urgente correre ai ripari e mettere in atto opere di sensibilizzazione, comunicazione e partecipazione, per far sì che i fedeli diano il proprio contributo attraverso le Offerte deducibili ai sacerdoti.