SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

La parola ai lettori

OFFERTE E SPOT TVCome ridurre i costi della pubblicità? Con amarezza, ho notato che ogni anno vengono fatte richieste di offerte a sostegno del clero attraverso la televisione. Mi risulta che questa pubblicità abbia un costo molto oneroso. Mi sembra che non sia il caso sostenere dei costi elevati a questo scopo: si dovrebbero usare dei […]
2 Agosto 2017

OFFERTE E SPOT TV
Come ridurre i costi della pubblicità?
 
Con amarezza, ho notato che ogni anno vengono fatte richieste di offerte a sostegno del clero attraverso la televisione. Mi risulta che questa pubblicità abbia un costo molto oneroso. Mi sembra che non sia il caso sostenere dei costi elevati a questo scopo: si dovrebbero usare dei mezzi senza costo, quali affissioni in tutte le parrocchie, nei vari uffici, esortazioni da parte dei parroci nelle omelie, consegnare ai ragazzi del catechismo i vostri volantini, e mettere i bollettini di conto corrente negli uffici postali. Le spese diventano sempre una minore entrata. Non sono favorevole alla pubblicità a pagamento, a scopi benefici.
 
Maria Antonietta Pizzuto Via e-mail
 
Grazie a lei per aver riproposto un tema sempre di grande interesse, come quello del rapporto costi/benefici tra pubblicità e raccolta. Nonostante l’attenzione della Cei – tanto più in questo periodo di crisi – per sensibilizzare al sostentamento dei sacerdoti più fedeli possibile, e a cifre contenute, tuttavia la comunicazione su larga scala è una spesa non aggirabile.
 
Giustamente lei fa riferimento ad un circuito “interno”: quello di parrocchie e diocesi è attivo da anni (con affissione e pieghevoli per la Giornata nazionale Offerte). Tuttavia non è esente da costi: dalla creatività, stampa e distribuzione delle locandine, fino a quelli più rilevanti richiesti da Poste italiane per accedere alla distribuzione nazionale di bollettini postali nei loro uffici. Inoltre ha il limite innanzitutto del raggio d’azione, rispetto ad una campagna tv. E – in secondo luogo – della riconoscibilità della raccolta fondi, che è frutto della sinergia tra forme diverse di comunicazione. In una parola, oggi è tale l’affollamento di immagini e appelli a donare, così come di eventi ecclesiali (basti pensare alle sole Giornate nazionali, da quella missionaria a quella per la Terrasanta, solo per citare alcune tra le più note) che non sempre il nostro evento emerge.
 
Non a caso lei fa riferimento alla formazione sul territorio, che è quella che fa la differenza: negli anni si è fatta largo, grazie ad incaricati diocesani e fedeli riuniti in gruppi dediti alle Offerte. Ma è un lungo cammino. Gli spot tv per il sostentamento dei sacerdoti, ben diversi dalla campagna 8xmille, aiutano a far conoscere a tanti la possibilità dell’offerta.
 
Aggiungo che, anche nell’ottica del contenimento di spesa, viene replicata da tempo la stessa campagna tv. Per circa una settimana sulle maggiori reti nazionali, e più a lungo solo sull’emittente della Cei Tv2000, quest’ultima a costi simbolici.
 
 
LA TESTIMONIANZA/1
Offro nel ricordo di un fratello parroco
 
Con assiduità ricevo Sovvenire, lo leggo con piacere e vi ringrazio. Vorrei dirvi che sono molti quei lettori che continuano volentieri ad inviare offerte per i sacerdoti, a nome dei loro cari che donavano e che non ci sono più. Io sono una di loro. Oggi continuo ad inviare l’offerta nel ricordo di mio fratello sacerdote, don Bartolo Boggia, scomparso il 30 aprile 1990, a 62 anni. Ci tengo a ricordare quando nel mettere ordine sulla sua scrivania, trovai la sua ricevuta di un vaglia di 2 milioni di lire, spedito 2 mesi prima, destinato alle sante Messe per sacerdoti sprovvisti di tali intenzioni. Sono anziana, tra poco compirò 85 anni. Oggi so che il mio carisma è ed è stato sempre quello della santificazione delle vocazioni sacerdotali.
 
Per questo l’offerta che accompagna nella missione tutti i sacerdoti come mio fratello è il mio modo di ricordarlo.A26 anni il vescovo del tempo, mons. Carlo Ferrari, gli affidò il mandato di costruire –edificio e anime- la parrocchia Maria Santissima Addolorata, sulla collina di Selva di Fasano (Brindisi).Oggi quel luogo è un centro eucaristico, riferimento per famiglie residenti e villeggianti nel periodo estivo, che ha festeggiato nel 2008 il 50° anniversario dalla fondazione. Un’opera ricordata in un libro, “Il Trullo del Signore” (Faso editrice, 2009), oggi disponibile anche nelle biblioteche nazionali di Roma, Firenze e Bari, con un fascicolo fotografico sulla chiesa.
 
Angelica Boggia Selva di Fasano (Brindisi)
 
 
 
LA TESTIMONIANZA/2
Scoprii il sovvenire dal mio insegnante
 
Leggo “Sovvenire” da tanti anni e lo trovo uno strumento importante per approfondire ed essere informata sulla vita religiosa di tutta Italia. È essenziale continuare a donare per i tanti sacerdoti che si spendono quotidianamente per la comunità: a loro vanno il mio ringraziamento e le mie preghiere. E, donando, ricordo anche il mio caro professore di latino e greco che mi ha fatto conoscere, in tempi ormai lontani, questa possibilità.
 
Laura Bagliani Pavia
 
IL LIBRO
Cerco notizie su un testo di spiritualità
 
Qualche tempo fa ho letto su Sovvenire di un libro, L'uomo mangiato. Potete darmi qualche notizia, se è pubblicato e la casa editrice?
 
Elia Giallella e-mail
 
“L’uomo mangiato” (2005, 96 pp.,7 euro) di padre Leonardo Sapienza – di cui in passato ci siamo occupati – è pubblicato dalle edizioni Rogate (www.editricerogate.it ). In forma colloquiale introduce temi fondamentali della spiritualità sacerdotale. In particolare quello dell’ ’uomo del divino’, segno di contraddizione nel nostro tempo, è caro all’autore, oggi addetto al protocollo della Prefettura della Casa pontificia, che vi ha dedicato diverse opere, tradotte anche all’estero, tra cui i recenti “Prete di adesso” (2009), “Stile sacerdotale. Sulle orme del curato d’Ars” (2010) e “Un’infinita bellezza. Antologia della vocazione” (2010), tutti editi da Rogate. Buona lettura
a chi dovesse sceglierli tra i titoli estivi.
 
 
ICSC, buon lavoro ai nuovi responsabili
Si completa il rinnovo dei vertici dell’Istituto centrale sostentamento clero, terminale delle offerte per i nostri sacerdoti, che provvede poi a ridistribuirle equamente tra i 38mila preti diocesani. Nell’arco dell’ultimo anno l’Icsc aveva registrato infatti il cambio di direzione generale, passato a settembre 2010 da Cesare Testa a Carlo Bini. Ora è stato nominato anche il nuovo presidente del cda.Mons Giovanni Soligo subentra a mons. Luigi Trivero (Vercelli, 1925), in carica dal 2006, dopo una vita al servizio dellaCei, anche come sottosegretario. Mons.Soligo (Castelfranco Veneto, 1951) proviene dalla diocesi di Treviso, dove guidava l’economato. Un saluto grato va ai dirigenti uscenti.
 
Il nostro indirizzo
Redazione di Sovvenire, Via Aurelia 468, 00165 Roma oppure