SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

La parola ai lettori

MODELLO CUDPuò firmare chi non ha ritenute?Avrei bisogno di un chiarimento: per la scelta dell’8xmille, è indispensabile che nel modello Cud, nel quadratino “Ritenute Irpef” ci sia l’importo pagato, oppure la scelta è valida anche se nel quadratino “Ritenute Irpef” risulta zero? Perché molti ritengono che per l’8xmille conti anche la scelta, indipendentemente dall’Irpef pagata. […]
2 Agosto 2017
MODELLO CUD
Può firmare chi non ha ritenute?
Avrei bisogno di un chiarimento: per la scelta dell’8xmille, è indispensabile che nel modello Cud, nel quadratino “Ritenute Irpef” ci sia l’importo pagato, oppure la scelta è valida anche se nel quadratino “Ritenute Irpef” risulta zero? Perché molti ritengono che per l’8xmille conti anche la scelta, indipendentemente dall’Irpef pagata. In pratica, se nel quadratino c’è “zero”, è inutile   sottoscrivere il modulo Cud (ovviamente per non presentare la dichiarazione dei redditi)?
 
Maria Levati Muggiò (Mb)
 
Alla scelta per la destinazione dell’8xmille si può partecipare in ogni caso. Negli ultimi anni la possibilità di esercitare questo diritto ed esprimersi è stata aperta anche a quanti non partecipano al gettito complessivo dell’Irpef, ossia che nel loro Cud, al rigo 5, indicano un ammontare delle ritenute uguale a zero. La scelta espressa viene infatti ritenuta sempre valida, dal momento che viene calcolata sul gettito complessivo dell’Irpef.
 

 
EDITING
Quando parliamo di Santa Messa...
Cara redazione, vorrei farvi rilevare che nel periodico Sovvenire per indicare la “S. Messa” qualche volta viene scritto solo “messa”. Sarebbe bello evidenziare l’importanza della santità della “S. M Messa”.
 
Bruno Matella Novara
 
Ringraziamo il signor Matella per aver richiamato l’attenzione su un punto importante. Abitualmente abbiamo particolare cura nell’utilizzare la lettera maiuscola, quando ci riferiamo alla celebrazione eucaristica. Ma è possibile che non sia stato sempre così, e dunque miglioreremo l’omogeneità editoriale.
 

 
UN GESTO FRATERNO
Come dire grazie?
Sono la moglie di un vostro fedele sostenitore che purtroppo da alcuni anni è affetto da una grave malattia invalidante. Io proseguo il suo impegno e continuerò a farlo fin quando me lo potrò permettere. Vorrei dire che l’offerta per il sostentamento del clero è libera, nessuno ci obbliga a farla, perciò non serve ringraziamento. Sarà eventualmente il Signore a tener conto del nostro gesto fatto con amore. Lo scrivo perché mi ha meravigliato il suggerimento di alcuni lettori per un ringraziamento personalizzato.
 
Stefania Farina Monza
 
Le motivazioni più alte non sentono il bisogno di parole grate, e questo le fa onore. Ma all’offerta per i nostri sacerdoti si approda in tanti modi. E per quanti sono all’inizio del percorso, un “grazie” detto con semplicità può rappresentare un incoraggiamento. È per dare un volto ad un sistema che, tra bollettini e bonifici, può sembrare burocratico che credo alcuni lettori lo suggerissero, magari a nome dei sacerdoti a noi affidati.
 
 

 
PROSPETTIVE 2012
I sacerdoti oggi sono fondamentali
Scrivo questa lettera per fare gli auguri di buon lavoro per il 2012 a tutti i sacerdoti d’Italia. Spero che il nuovo anno, con l’aiuto di Dio, sia positivo per la loro missione, fondamentale in questa stagione difficile. Che il Signore sia con tutti loro.
Marco Lazzari Casale sul Sile (Treviso) 
 
TESTIMONI IN FAMIGLIA
L’esempio dai miei genitori
Confido, a Dio piacendo, di poter continuare a fare il versamento mensile per il quale mi sono impegnata con me stessa, anche per onorare i miei genitori, mio padre Giovanni, scomparso di recente, e mia madre Marisa che per età non può più farlo.
Cecilia Spigolon
 
IL MESSAGGIO/1
Vicini anche con la preghiera
Sia io che mio marito riceviamo il giornale. Lo leggo molto volentieri. Lui purtroppo è malato. Pregate per noi.
Elda Meglioli via email
 
IL MESSAGGIO/2
“Ricordatemi nella comunità dei donatori”
Ho trentaquattro anni, lavoro come infermiere presso il Policlinico di Bari. Sono un donatore, e anche quest’anno ho sostenuto la missione dei sacerdoti diocesani con la mia offerta. Vi chiedo solo di pregare per me.
Lettera firmata
 
IL MESSAGGIO/3
La mia offerta non mancherà
Provvederò al versamento per i nostri sacerdoti come ogni anno.
Luciana Giacardi Carrù (Cuneo)
 
DA UN LETTORE
Perché invio il mio contributo
Leggo regolarmente il periodico Sovveniree sono diversi i modi con cui do il mio sostegno economico alla Chiesa. Ritengo cara la figura del sacerdote, la cui missione è necessaria quanto insostituibile.
Pietro Schirru Napoli
 
 
Grazie anche a …
a Mariangela Cerutti di Como; Giancarlo Brunetti di Cavenago Brianza (MB). Un ricordo di don Angelo Foschi di Faenza sacerdote e sostenitore da poco scomparso. E ancora saluti a Candido Mauri di Inzago (Milano), Matteo Martini di Lucca, Celestina Piazza di Castelnuovo del Friuli (Pordenone), Maria Francesca Lolli di Torino, Piero Brugiati di Perugia. La signora Sacco di Torino chiede preghiere per la sua famiglia ai sacerdoti che sostiene con la sua Offerta. Grazie per le parole generose verso la rivista che Francesco Valdameri di Cremona e Anna Maria Guasco leggono volentieri. Saluti anche a Giuseppe Anaclerio di Casamassima (Bari), Laura Catti di Torino, Giovanni Mercurio di Maglie, Federico Pagliari, Paolo Taddei di Milano.
 

 
VI SEGNALIAMO
 
Rieti, la Chiesa vista in trasparenza
Un quarto di secolo di attività dell’Istituto diocesano sostentamento clero (Idsc) del capoluogo sabino è l’occasione per farne un libro aperto. Chiese, sacerdoti e uso delle risorse nel territorio vengono ripercorsi con chiarezza, in un documento per fedeli e cittadini.
 
Lo ha firmato Giuseppe Galloni, segretario dell’Idsc, su sollecitazione del presidente mons. Benedetto Falcetti. Nel libro C’era una volta la congrua, opere 8xmille e Offerte sono in evidenza. «Consentire ad un ministro di culto di vivere dignitosamente, affidato alle offerte dei fedeli» ha scritto nella prefazione il vescovo di Rieti, monsignor Delio Lucarelli «vuol dire dare il primato allo Spirito, perché il sacerdote si impegnerà a tempo pieno ad offrire alle persone che incontra il volto di una Chiesa che pensa anzitutto a curare le anime». Una storia da conoscere da vicino. (Maria Severini)
 
 
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