SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

A Natale doniamo in
tanti per chi si dona ai
fratelli

  Rush finale per la nostra raccolta 2014. Grazie alla generosità di tanti fedeli si accorciano ancora le distanze rispetto al 2013 ma la raccolta, pur superando 1,9 milioni di euro, resta in terreno negativo. I dati dei primi 8 mesi dell’anno registrano un decremento ridotto a 4.380 donazioni (-12,7%) e circa 251 mila euro […]
2 Agosto 2017

 

Rush finale per la nostra raccolta 2014. Grazie alla generosità di tanti fedeli si accorciano ancora le distanze rispetto al 2013 ma la raccolta, pur superando 1,9 milioni di euro, resta in terreno negativo. I dati dei primi 8 mesi dell’anno registrano un decremento ridotto a 4.380 donazioni (-12,7%) e circa 251 mila euro (-11,5%) rispetto a dodici mesi fa. Ma se per diversi offerenti è diventato più difficile donare con la crisi in corso, per la stessa ragione chi può farlo ha deciso di destinare di più ad un obiettivo che merita il nostro impegno a favore dei sacerdoti: l’offerta media sale così di un altro punto e mezzo percentuale (+1,5%) a 64,93 euro. “Un dato inaspettato, in controtendenza rispetto ad altre raccolte fondi - evidenzia Paolo Cortellessa del Centro studi del Servizio promozione Cei - che fa ben sperare per questa fine d’anno compreso tra le iniziative per la Giornata nazionale Offerte del 23 novembre e le feste di Natale”.


L’appello degli incaricati diocesani e parrocchiali in tutta Italia sarà di rispondere da fratelli alla missione dei preti diocesani, al servizio del Vangelo e di innumerevoli esistenze scosse e ritrovate.
Lo ricorderà anche la campagna Cei di quest’anno Insieme ai sacerdoti. Insieme ai più deboli. Oltre che lo spot tv, girato con budget ridotto. Lo vedremo a dicembre sulle reti nazionali. Quest’anno sono state scelte le diocesi della Sicilia, crocevia di emergenze vecchie e nuove quanto di sacerdoti coraggiosi e progetti innovativi, oltre che prima linea nell’emigrazione dal Mediterraneo.
Al termine di un 2014 drammatico nonostante l’operazione Mare Nostrum, (150 mila salvati e 2.500 morti inabissati nei soli primi 9 mesi, record superiore agli anni delle primavere arabe) le diocesi isolane sono in prima fila nell’accoglienza dopo gli sbarchi: don Beniamino Sacco (nella foto), parroco a Vittoria (Ragusa), ne accoglie oltre 140 con vitto e alloggio (2 mila in tutto quelli soccorsi).
Inoltre, in un distretto agricolo d’eccellenza, ma reso senza diritti dal caporalato, il parroco è punto di riferimento per gli stagionali minacciati o, specie se donne, vittime di violenze sistematiche e riduzione in schiavitù.
Oltre a lui, vedremo l’opera di don Marco Lupo per i giovani, nel difficile quartiere marinaro palermitano dell’Acquasanta, e di don Francesco Pati, direttore delle quattro case d’accoglienza diocesane (poveri, minori a rischio, ragazze madri) a Messina, promotore di progetti di contrasto alla povertà.
Tre storie in una di Vangelo annunciato oggi, anche grazie ai fedeli donatori da tutta Italia.