SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

In aumento l’offerta media
ma calano le donazioni

Nei primi sei mesi del 2015, nonostante il dinamismo di un’accresciuta generosità verso la missione dei sacerdoti, i dati restano in terreno negativo. In vista del Giubileo della Misericordia, facciamo ripartire la comunione
2 Settembre 2015

di PAOLA INGLESE
foto EMANUELA BONGIOVANNI/MAURIZIO COGLIANDRO

Cresce la generosità di chi può donare, ma anche il numero di quanti devono rinunciare a farlo. A metà anno la nostra raccolta, fotografata al 13 luglio scorso, mostra un calo contenuto dell’importo rispetto allo stesso periodo 2014, una flessione a due cifre dei donatori e un aumento del 5% circa della dell'’offerta media. In dettaglio, i contributi per oltre 1,3 milioni di euro registrano una flessione del 7,9% rispetto agli 1,47 milioni di dodici mesi fa. Più consistente il calo del numero di donazioni scese da 23.522 del 2014 alle 20.721 attuali (-11,9%). In media chi ha donato ha inviato una cifra superiore all’'anno scorso, passando da 62,53 euro a 65,37, dunque il 4,5% in più.
All’avvio del nuovo anno pastorale, che coinciderà in gran parte con il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco, l’auspicio è quello di una crescita di partecipazione alla missione quotidiana della Chiesa, anche attraverso gesti concreti, corresponsabili verso chi, come i nostri sacerdoti, si fa pane spezzato per tutti. “La colletta nella storia della Chiesa è evento di grazia” ha scritto mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto e presidente del comitato Cei per il sostegno economico alla Chiesa nel suo quaderno ’Dono e condivisione’ (disponibile sul sito web www.sovvenire.it nella sezione Documentazione).

A partire da quella per la chiesa di Gerusalemme, ‘antenata’ del sovvenire, per la prima volta sollecitata da san Paolo tra le comunità cristiane delle origini in tutto del Mediterraneo orientale in anni di povertà diffusa, “il dono è e fa la Chiesa, mandata ad annunciare il primato della comunione su ogni cosa. Ciò che ci fa essere Chiesa è la continua provocazione alla risposta, il vivere nel medesimo dinamismo dell’oblazione, una, unica e insuperabile del Signore e nella stessa logica che lo assoggetta a Servo degli altri. Io sono fratello nella misura in cui rispondo degli altri e alle loro richieste. E non è un caso che il verbo ‘sovvenire’ indichi ad un tempo il sopraggiungere in soccorso e il ricordarsi’”