SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

“Nelle famiglie il vino della gioia”

In vista dell’'VIII Incontro mondiale a Filadelfia, negli Stati Uniti (22-27 settembre) e del Sinodo dei vescovi (4-25 ottobre) Papa Francesco ha dedicato diversi interventi al tema della famiglia. Eccone alcuni passaggi. “Anche nella cultura individualista che rende effimeri i legami - ha detto il pontefice - in ognuno resta vivo un bisogno essenziale di stabilità, di una porta aperta, di qualcuno con cui condividere il racconto della vita, di una storia a cui appartenere”.
2 Settembre 2015
a cura di ROSA SASSO
foto AGENZIA ROMANO SICILIANI

 

CRESCE LA PAURA DEL ‘PER SEMPRE’
Oggi tanti hanno paura delle scelte definitive. Alcuni dicono: “Stiamo insieme finché dura l’'amore". Ma l’'amore cresce come si costruisce una casa, stabile come l’'amore di Dio, se è relazione. La paura del "per sempre" si cura giorno per giorno, affidandosi al Signore.
Un matrimonio è riuscito non solo se dura, conta la qualità. Come nel miracolo della moltiplicazione dei pani, anche per gli sposi il Signore può moltiplicare l’'amore, e donarlo fresco e buono ogni giorno. Ma serve la preghiera.

 

LA MADRE
Esaltata dal punto di vista simbolico, la madre viene poco aiutata nella vita quotidiana. Anzi, spesso si approfitta della disponibilità delle madri a sacrificarsi per “risparmiare” sulle spese sociali. E’ necessario capire di più la loro lotta tra lavoro e famiglia.
E che la donna abbia un’'autorevolezza riconosciuta nella società e nella Chiesa. Il modo stesso in cui Gesù l’'ha considerata - anche nel contesto meno favorevole della sua epoca - è una luce potente: illumina una strada di cui abbiamo percorso solo un pezzetto e che porta lontano.

 

IL PADRE
Oggi in Occidente si parla di ‘società senza padri’. Talora concentrati su se stessi, sul lavoro, lasciano soli i piccoli e i giovani, orfani in famiglia. O non danno loro ciò che conta davvero nella vita: un cuore saggio.
Un padre non dice: “Sono fiero di te perché sei uguale a me”. Ma “sarò felice vedendoti agire con saggezza. Questo è ciò che ho voluto lasciarti!”. Come il Padre misericordioso del figliol prodigo, ogni papà è chiamato a saper attendere, perdonare, correggere senza avvilire. I figli hanno bisogno di trovarlo ad aspettarli quando ritornano dai loro fallimenti.

I FIGLI
Ogni figlio è una creatura unica che non si ripeterà mai più. Essere figlio ci fa scoprire l’amore che ci precede, come quello di Dio per noi. Il legame tra generazioni è garanzia di futuro: quella che non onora i genitori è una società di giovani aridi e avidi.

E quella che considera i figli un peso, un rischio, è una società depressa. Quanto è bello quando vedo papà e mamme che alzano i figli per essere benedetti. E’ un gesto quasi divino. Grazie perché lo fate!

 

I NONNI
Oggi la vita si è allungata. E la società programmata sull’'efficienza rimuove la debolezza, la scarta. Ma l’'anzianità è grazia. Non è ancora il momento di “tirare i remi in barca”. Simeone e Anna nel Tempio si mossero di slancio verso la Sacra Famiglia, animati dallo Spirito. Il peso dell’'età e dell’'attesa sparirono in un momento. Riconobbero il Bambino e un nuovo compito: rendere grazie e rendere testimonianza. Abbiamo bisogno di anziani che pregano e intercedono per le nuove generazioni. La preghiera purifica incessantemente il cuore, non lo lascia indurire nel risentimento e nell’'egoismo. Com’è brutto il cinismo di un anziano che disprezza i giovani. E com’è bello incoraggiare chi è in cerca del senso della fede e della vita! E’ veramente la missione dei nonni.

 

PREGATE QUALCHE VOLTA IN FAMIGLIA?
Tanti mi dicono: ma come si fa? non c’è mai un momento tranquillo. Si fa come il pubblicano: umilmente, riconoscendo che abbiamo bisogno di Dio, della sua misericordia. Con semplicità. Il Padre nostro, il Rosario insieme. La preghiera fa forte la famiglia.

 

GUARDARE ALLE FAMIGLIE FERITE
CON LO SGUARDO DI DIO
Le ferite inferte in famiglia si trasformano in prepotenza, ostilità, disprezzo. E inducono marito e moglie a cercare altrove comprensione. La disgregazione “frana” addosso ai figli. D‘'altra parte a volte la separazione è inevitabile, moralmente necessaria per violenza, sfruttamento e indifferenza. Oggi diverse famiglie in situazioni cosiddette irregolari - a me non piace questa parola - ci pongono interrogativi. Come accompagnarle? Chiediamo al Signore una fede grande, per guardarle con lo sguardo di Dio, per accostarle con il Suo cuore.

 

COME VA LA GIOIA, A CASA TUA?
Quella vera non viene da circostanze favorevoli, ma da un'’armonia profonda, da un amore paziente. Solo Dio sa creare l’'armonia delle differenze. Se manca l’amore di Dio, anche in famiglia prevalgono gli individualismi, e si spegne la gioia. Con essa invece la famiglia è luce del mondo

 

CHE COSE’ L’INSTRUMENTO LABORIS

Al Sinodo quattro grandi questioni

Dal 4 al 25 ottobre la buona novella dell’amore divino per la famiglia sarà al centro del secondo Sinodo (dopo quello straordinario di un anno fa) indetto dal Papa per una maggior comprensione delle situazioni esistenziali dei fedeli. Testo base dei lavori è l’'Instrumentum laboris. In 147 articoli, riunisce parti approvate nel 2014 e parti nuove emerse dal questionario inviato alle chiese nazionali. La decisione finale, tra posizioni contrapposte, spetterà ai padri sinodali. Sul tavolo 4 grandi questioni: matrimoni civili e convivenze (possibilità di riconoscere caso per caso dignità alle unioni); divorziati risposati (ipotesi di via penitenziale sotto l'’autorità del vescovo; posizioni distanti sull’accesso ai sacramenti); omosessualità (progetto di pastorale diocesana per gay e unioni omosessuali, ma senza novità dottrinali sul matrimonio); trasmissione della vita (apertura tra coscienza e magistero). R.O.

Il testo integrale dell’'Instrumentum laboris è disponibile on line