SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

«Spezziamo la solitudine
con progetti fraterni»

Accolgono chi con i capelli ormai bianchi vive per strada. O riscoprono vivacità e talenti di chi ha figli lontani. Ecco dove le nostre Offerte raggiungono due sacerdoti
1 Marzo 2015
di ROSA SASSO e SABINA LEONETTI
foto di EMANUELA BONGIOVANNI (Roma)/AGENZIA ROMANO SICILIANI (Castrovillari)

 

DON STEFANO MELONI
CASA SAN GIOVANNI CALABRIA’ A ROMA


Un tetto e pasti caldi per gli anziani poveri
. Nella borgata Gordiani, a Roma, che fino agli anni '60 era la baraccopoli dove Pasolini girò Accattone, e oggi è parte del municipio Prenestino-Labicano, tra condominii-dormitorio e risveglio della società civile, don Stefano Meloni, dal suo arrivo nel 1999, ha fatto della parrocchia di S. Maria della Misericordia uno dei luoghi più accoglienti del quartiere: la S. Messa domenicale affollatissima, un oratorio attivo, centro ascolto e 300 volontari al servizio dei poveri. Fin da giovane, in una casa d’accoglienza delle suore di Madre Teresa di Calcutta, don Stefano imparò ad ascoltare e servire. E lì maturò la scelta del sacerdozio. Così anche in parrocchia volle la piccola casa di accoglienza ‘San Giovanni Calabria’. In special modo dedicata agli anziani, “perché per strada sono i più deboli”. Per 16 ‘over 60’ fa da alloggio temporaneo, con colazione e cena, per tre mesi. Una pausa ‘familiare’ nella fatica della vita per strada. “Sono stato 39 anni cuoco in un grande ristorante di Roma - confida Giacomo - Poi un infortunio, non sono più riuscito a lavorare e ho perso tutto, anche casa mia. Dormivo sulle panchine, ai giardini pubblici, sotto una coperta e un telo di plastica. Andavo avanti così. Padre Stefano per me è stato più che un fratello”.
La Casa ‘ritrovata’ di Giacomo e di tanti, da 30 anni si sostiene solo con la carità di questa e di altre 5 parrocchie del quartiere Prenestino (a turno ognuna se ne occupa per una settimana), e all'’opera dei volontari che fanno la spesa, cucinano, lavano i piatti. “A tavola gli ospiti vengono serviti, per ritrovare quella dignità che a volte manca - evidenzia don Meloni- Basta poco per aiutare chi ha bisogno”.
Sa che semplicità e accoglienza sono la scuola evangelica più grande. E che la Provvidenza, mai mancata a Madre Teresa, anche qui non mancherà. (R.S.)

 

DON GIOVANNI MAURELLO
CENTRO ‘EVERGREEN’
A CASTROVILLARI (COSENZA)


Un’'oasi dove dare vita agli anni. Il centro ‘Evergreen’ nella parrocchia San Girolamo, a Castrovillari (Cosenza), 23mila abitanti ai piedi dell’'Appennino lucano, è nata su iniziativa della Caritas diocesana di Cassano allo Jonio, anche grazie alle nostre firme. E’ cuore pulsante in una periferia di 5.500 anime, dov’è parroco don Giovanni Maurello. “Abbiamo risposto ad un’urgenza del territorio che conta tanti pensionati e vedovi, quasi sempre con i figli lontani - spiega don Maurello - Dovevamo spezzare tanta solitudine”. “L'’idea di fondo - indica Michele Diodati, 37 anni, avvocato e referente del progetto - è dare luce al tesoro nascosto nelle relazioni umane, al contributo insostituibile di esperienza e conoscenze che ognuno può condividere. Abbiamo chiesto a chi è più avanti con gli anni ‘come ti posso aiutare?’ Al centro Evergreen proviamo a realizzarlo, esaltando lo scambio generazionale per far crescere tutti i cittadini’. Oltre 60 gli anziani che partecipano al calendario di tre incontri settimanali, con 10 animatori: dai giochi che allenano la mente alle partite a carte, dalla ginnastica dolce al ballo, ‘toccasana per l'’umore’. E ancora teatro, cineforum, lettura creativa di libri e giornali con gli adolescenti della parrocchia, appuntamenti per le partite in tv e corsi di découpage con Annarita Todaro. Poi gli incontri su temi d’attualità con specialisti, escursioni e visite guidate a castelli, musei e santuari. E la trasmissione ‘a domicilio’ di antichi mestieri e saperi, recuperando ricette perdute, poesie in vernacolo, aneddoti. Anche con partner come Azione Cattolica parrocchiale e l’'associazione sportiva ‘S. Girolamo’. “Curiamo molto l’'accoglienza - chiarisce Gloria Quaranta, volontaria - Gli anziani hanno bisogno di essere ascoltati quanto di muoversi, e le attività seguono i loro desideri”. “Sono appassionato di ballo da sempre - dice di sé Vito Reggio, 69 anni, ex funzionario Enel- e mi faccio coinvolgere dai balli di gruppo”. “Grazie a don Giovanni e a mio figlio Michele che hanno insistito perché venissi qui - aggiunge Francesco Giuseppe Diodati, medico in pensione - Sono vedovo da un anno e mezzo, quasi non uscivo più di casa. Qui ho stretto amicizie e non pensavo di riuscire anche a ballare”. “La creatività di noi anziani qui rinasce - dice Ornella, 80 anni, ex insegnante di educazione tecnica - E spendersi per gli altri, mettendo a disposizione le nostre capacità, è una meravigliosa occasione”. (S. L.)