SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

DON GIOVANNI BERTI «Dio è una cosa seria… ma mica triste!»

UN SACERDOTE CON LA PASSIONE DEL DISEGNO E DELLE VIGNETTE CI RACCONTA COME, CON GARBO E INTELLIGENZA, ANCHE GLI EPISODI SACRI POSSANO ENTRARE IN UN RACCONTO UMORISTICO. TALVOLTA COSÌ POSSIAMO RICEVERE UNA LUCE NUOVA E SCUOTERCI DAL TORPORE E DALL’ABITUDINE NELL’ACCOSTARE LA PAROLA DI DIO
2 Settembre 2021
di Giovanni Berti 
“Un cristiano con il muso – disse una volta papa Francesco – forse ha qualcosa che non va”. Io lo penso da sempre ed è con questo spirito che ho messo a servizio della pastorale la mia passione per il disegno, creando vignette che “giocano” con la Scrittura e la vita della Chiesa. Ho iniziato al liceo, facendo vignette sui professori e poi ho continuato in Seminario.
Le condividevo mostrandole sul mio diario o appendendole in bacheca, nella sala da pranzo. Con internet e la possibilità di condividere in modo più diffuso, ho allargato anche la mia produzione di vignette: dal 2007 un blog (www.gioba.it) su cui commento il Vangelo della domenica e poi anche Facebook e Instagram.
Il Vangelo non “cammina” da solo, passa attraverso la comunicazione di chi lo accoglie e ci crede. Ma la comunicazione deve essere efficace perché, se è sbagliata, può tradirne il contenuto.

Se non ho carità nel mio stile comunicativo, cioè bontà, capacità di ascolto e accoglienza, sarà davvero arduo far arrivare il cuore della nostra fede: cioè che Dio è Amore. “Sorridere” della fede non significa sminuirla ma esaltarne la capacità di “rovesciare” tanti nostri punti di vita sulla vita, sugli altri e su Dio. L’ironia delle mie vignette vorrei aiutasse – prima di tutto me – a vedere la capacità del Vangelo di stupire e mettere in discussione.
Gesù stesso, specialmente nelle parabole, usa una sottile ma profonda ironia quando nel parlare di Dio usa le immagini più semplici della vita familiare e agricola, o quando presenta come personaggi positivi quelli che al suo tempo erano considerati distanti e negativi.
Ovviamente non ho la pretesa che quello che disegno contenga messaggi più grandi di quelli di una catechesi; mi basta che sia di stimolo a rileggere la Bibbia, a riconsiderare il proprio punto di vista sulla fede.
Comunicare la fede attraverso una battuta e un sorriso, magari mescolando gli episodi biblici in modo ironico con la vita attuale, penso possa aiutarci ad andare più a fondo nella comprensione degli insegnamenti di Gesù. I grandi artisti del passato hanno saputo sempre “raccontare” la fede mettendo insieme gli insegnamenti e l’attualità, il racconto delle Scritture e il loro mondo.
Possiamo trovare meravigliose catechesi sulla fede non solo nei trattati dei Padri della Chiesa e dei grandi teologi ma anche nelle opere figurative degli artisti, che hanno saputo usare al meglio il loro linguaggio, senza sminuire la fede.
Vorrei mettermi in questo solco, pur se in modo assai più semplice e casereccio. Mi auguro che dal mio “giocare” con la fede emerga sempre l’amore che ho per il Vangelo, che ha seriamente riempito di gioia tutta la mia vita.

 

 

Originario della provincia e della diocesi di Verona, don Giovanni (in arte Gioba) ha 54 anni ed è prete da 28. Parroco di Moniga (BS), vive da sei anni in una piccola comunità sul lago di Garda. Fin da bambino ha amato il disegno. Nel 2019 e poi nel 2020, insieme ad un amico insegnante di religione, Lorenzo Galliani, ha pubblicato due libri che raccolgono le sue vignette sul Vangelo e la Bibbia. In questi anni ha collaborato con diverse riviste diocesane e gruppi ecclesiali