SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Chi dona per i sacerdoti moltiplica la speranza

29 Luglio 2020

MASSIMO MONZIO COMPAGNONI direttore del Servizio promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa

 

Cari lettori,

entrando in questa comunità, la vostra comunità di fedeli attivi sostenitori della Chiesa e delle sue attività, raccolgo con gioia un testimone carico di responsabilità. Per me è l’inizio di un cammino insieme a voi che accompagnate con l’Offerta e il vostro amore la missione dei sacerdoti diocesani che operano nei paesi spopolati o nelle periferie urbane, con i volontari nelle opere per i più soli o per sostenere i giovani.
Nel tempo vorrei instaurare con voi un dialogo attraverso le pagine di Sovvenire, attorno a storie, rendiconti e testimonianze, cercando di incontrarci ogni trimestre per sostenere chi annuncia oggi il Vangelo con la Parola e le opere, chi aiuta il Paese degli ultimi a superare le difficoltà e a riprendere fiducia, perché a fare il bene sono in tanti, sempre meglio visibili, anche attraverso le pagine del nostro giornale.
Chi si ritrova su Sovvenire è l’esempio di una Chiesa partecipe e misericordiosa che dà testimonianza: i fedeli corresponsabili e informati sulle necessità della Chiesa che prima di altri hanno sentito che era tempo di fare un passo avanti. Testimoni concreti di uno spirito ecclesiale che trasmette responsabilità e gioia ai sacerdoti. Come ci ricorda spesso anche Papa Francesco, il loro annuncio rinfranca il nostro cammino, ma anche la comunità viva, con la sua vicinanza e aiuto, fa il buon sacerdote.
Così la nostra ‘comunità a distanza’ è una lanterna che indica la via di casa, sempre accesa anche nelle stagioni più incerte, come quella attuale. Quest’autunno, alle prese con le grandi necessità innescate dalla crisi sanitaria, economica e sociale, vivremo probabilmente mesi inediti e complessi.  Per questo l’aiuto di tutti, anche piccolo ma donato in tanti, darà ancora spazio alla speranza. Il sovvenire è infatti scuola di condivisione: insegna a tessere relazioni fraterne e a non dimenticare, a ricordare con il cuore e donare quanto si può con gioia, insegna appunto a sovvenire. È un modello di carità e di vita di cui avremo sempre più bisogno.