SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

La parola ai nostri lettori

20 Maggio 2019

FORMAZIONE

Quei fedeli che dicono ‘no’ all’Offerta

Ricevo regolarmente la rivista con allegati due bollettini di ccp, uno per me, l’altro per convincere un amico o un’amica a contribuire al sostentamento del clero. Ma ogni volta che ho provato a chiedere di unirsi a me nel contribuire ho ricevuto dei solenni ‘no’. Mi è successo anche con un’amica cara che so molto generosa nei confronti dei missionari. Ho ricevuto un categorico ‘no’ con l’aggiunta di una serie di notizie negative sui sacerdoti in genere. Ecco, questa è la maturità di tanti cattolici che incontri a Messa e che si professano tali, ma che quando parli loro di aiutare la Chiesa in questo settore sono assolutamente contrari. Che dire? Io mi sono detto: poveri noi se questo si chiama essere maturi nella fede c’è poco da sperare. Chi ha affermato che serve una nuova evangelizzazione, ha detto il vero. Meno male che c’è chi la pensa diversamente, voi lo documentate con la pubblicazione del Sovvenire.
Carlo D. S. Giorgio in Piano (Bologna)

 

CAMBIAMENTI

Il mio dono è anche una preghiera per le vocazioni

Sono impegnata da sempre in parrocchia, anche come catechista. E mi ha sorpreso, riempiendomi di pensieri, apprendere della situazione futura prossima che ci aspetta qui ad Asti, con sempre meno sacerdoti su cui contare, divulgata dal nostro vescovo mons. Marco Prastaro in una lettera aperta. “Sacerdoti anziani e vocazioni in calo: la diocesi cambierà –ci ha scritto- Dovremo ripensare al modo di concepire le parrocchie (anche senza il parroco “al centro”), all’accorpamento di più comunità, al ruolo dei parroci e dei laici. I preti diocesani sono 71, di cui 36 hanno già compiuto 70 anni. E c’è solo un giovane seminarista al primo anno di Teologia al seminario di Torino. Vuol dire che, se tutto va bene, diventerà sacerdote tra 6 anni.  Tra qualche anno, gestire le attuali 139 parrocchie con 35 sacerdoti sarà decisamente problematico. A Soglio, per esempio, il parroco don Luigi Boeri ha 91 anni e continua a svolgere il suo servizio”. La realtà, che immagino simile anche in altre parti d’Italia, ci fa sentire anche così quanto davamo per scontata la presenza di un ministro del Signore tra noi. E che dono sono le vocazioni. La mia piccola Offerta per il sostentamento del clero è anche una preghiera per le vocazioni.
Anna R. Asti

Affianchiamo queste due lettere, con gratitudine verso chi le ha inviate, perché fotografano due aspetti della stessa realtà: crescono responsabilità e aspettative verso i sacerdoti, c’è gran bisogno del loro ruolo profetico, mentre taluni ne pretendono l’autosufficienza. Come potrebbero i preti diocesani non aver bisogno del popolo di Dio? Spesso rinunciamo a fare un passo avanti come credenti, trincerandoci dietro pregiudizi ingenerosi verso i presbiteri. Pur lucidi sulla gravità degli scandali prodotti da alcuni, dimentichiamo che ogni generazione si confronta con i peccati o le insufficienze della Chiesa. Lo spirito di comunione però può ripararci dalla tentazione di credere che il mondo o la Chiesa siano tutti corrotti, o dal voltare le spalle chiamandoci fuori. Anche in tempi di crisi risplende il servizio di tanti presbiteri per il popolo di Dio. Troveremo fedeli corresponsabili verso il clero e giovani disposti a lasciare tutto per il Vangelo ripartendo dalla Chiesa che dona la vita per gli ultimi, guarendo i cuori.

 

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