SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Un viaggio per diventare grandi

Sul sito web www.inunaltromondo.it l’esperienza delle 4 vincitrici della scorsa edizione. Da Giordania, Terra Santa, Madagascar e Brasile, hanno dato conto di come farsi prossimo nelle “periferie” del pianeta, dell’affidabilità delle opere 8xmille e della missione dei fidei donum sostenuti con le nostre Offerte
20 Maggio 2019

di ELISA PONTANI foto FRANCESCO ZIZOLA

Dal 2014 ad oggi oltre 1.500 giovani tra 20 e 30 anni hanno risposto alla proposta del Servizio Promozione Cei di mettersi in gioco per un mese all’estero al servizio degli altri in un’opera sostenuta dall’8xmille, per conoscere da vicino la missione dei preti e delle religiose missionari. 

Sul sito web www.inunaltromondo.it l’esperienza delle 4 vincitrici della scorsa edizione, un en plein al femminile, under 24. Chiara Nigrello, nata a Rovigo, laureata in Belle arti, ha festeggiato i suoi 23 anni tra operatori e medici di Caritas Giordania, accanto a sfollati della guerra in Siria. «Ho scoperto persone come me, solo meno fortunate e più coraggiose – spiega Chiara– Non è facile sanare le ingiustizie, ma i piccoli gesti producono risultati più grandi di quanto pensiamo». Elena Signori, laureanda in Scienze del linguaggio alla Ca’ Foscari, è atterrata in Madagascar. Dieci ore di viaggio in auto ed ecco a Fianarantsoa il centro “Ambalakilonga” (“Il posto dei bambini”), sostenuto dalle firme, che istruisce i minori abbandonati, nell’orfanotrofio e nel carcere locale: «mi sento solo e mi manca mia madre – le dice uno dei ragazzini – Spero di diventare un uomo nuovo». 

 

Di un’altra delle opere visitate Elena spiega: «Il poliambulatorio delle suore Carmelitane per 70 bambini con il piede torto cura un problema banale se non fosse per la povertà. Ne operano 40 l’anno. Va avanti solo grazie a sacerdoti, suore e medici volontari». Alice Bano, padovana e laureanda in Giurisprudenza, ha accolto madri-ragazzine con i figli nel centro “Maria Mãe da Vida” nel Cearà, in Brasile. Davanti ai suoi occhi passano aiuti alimentari per circa cento famiglie bisognose, storie di donne sopravvissute ad abusi e tossicodipendenza che hanno imparato a scrivere, rese autonome dai corsi di formazione per sarte, artigiane, informatiche, o da borse di studio della Chiesa. Rachele Ferrari, novarese iscritta a scienze politiche, a Betlemme ha lavorato con l’Ats (“Pro Terra Sancta”) tra gli anziani soli e nella scuola materna, il Ceramic center e gli altri corsi artigianali che danno reddito alle donne, sullo sfondo dell’economia azzerata dal muro tra Israele e Autorità palestinese. Mentre andiamo in stampa sono in corso le selezioni dei vincitori 2019. 

Ad agosto prossimo sul sito del concorso li vedremo ogni giorno con post, foto e video, che documentano in tempo reale dov’è arrivato il nostro aiuto, segno di una Chiesa che si mette in gioco per gli ultimi.