di PAOLA INGLESE
foto FRANCESCO ZIZOLA
Perché questo settembre, tra le nuove intenzioni del rientro, dovrebbe trovare posto una piccola Offerta per i sacerdoti? Per tornare alle nostre attività con un grazie. A tutti i preti diocesani che ci hanno accolto nei luoghi di vacanza. O, per chi non è partito (ben un italiano su tre), perché quest’estate, nella frescura di una chiesa abbiamo trovato ristoro all’anima, mentre parlando con un sacerdote è cresciuta la fiducia nella misericordia e nella volontà di Dio per noi. E’ stato durante un’omelia, mentre celebrava l’Eucaristia, o con la semplice testimonianza del suo dire Messa per intercedere, lo ‘stare nel mezzo’ tra il Padre e tutti noi suoi figli? O perché in queste settimane di ripresa delle attività abbiamo deciso che daremo una mano ad un progetto caritativo o parteciperemo ad un gruppo di approfondimento biblico. E’ dunque dire grazie per queste porte aperte, luce lungo il nostro cammino umano.
“Siamo i collaboratori della vostra gioia” diceva San Paolo (2 Cor 1,24) dei pastori. C’è grande bisogno infatti di fedeli che sappiano riconoscere nel sacerdote un dono, senza darlo per scontato. Dopo un 2017 che ha visto l’exploit della nostra raccolta, le Offerte nella prima metà del 2018 sono tornate in affanno: nei primi cinque mesi sono state quasi 21 mila, l’8,1% in meno rispetto al 2017 (allora erano 23 mila), sebbene ben al di sopra dei valori di 2015 e 2016. Sono stati cioè sottoscritti circa 1 milione 900 mila bollettini postali in meno. Soffre anche la raccolta complessiva, che perde il 7,6% fermandosi ad 1 milione 212 mila euro, a fronte del milione 300 mila del periodo gennaio-maggio di un anno fa. Limata al rialzo invece la donazione media (+0,6%) a circa 58 euro. Tanti incaricati diocesani e parrocchiali lavorano sul territorio per far conoscere il valore profetico della vicinanza ai sacerdoti con l’Offerta.
Lo fanno creando relazioni di fiducia nelle comunità, manifestando le esigenze della Chiesa e chiedendo con semplicità. Un servizio delicato che parla della grazia di alzare lo sguardo, convertendo i cuori alla partecipazione e all’amore per la Chiesa, che è stata ed è il più grande luogo storicamente realizzato di circolazione di misericordia.
