SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Storie Zero Like: a Torino la Fondazione “Don Mario Operti”, per chi ha bisogno d’aiuto

Accoglienza e percorsi d’aiuto contro la nuova esclusione sociale. Avamposto diocesano per chi è in difficoltà economiche. La Fondazione che a Torino dal 2004 intercetta i nuovi bisogni abitativi e occupazionali, moltiplicati dalla lunga crisi economica, porta il nome di don Mario Operti, sacerdote in prima fila nell’apostolato del lavoro in Italia, scomparso nel 2001. […]
10 Dicembre 2018

Accoglienza e percorsi d’aiuto contro la nuova esclusione sociale. Avamposto diocesano per chi è in difficoltà economiche. La Fondazione che a Torino dal 2004 intercetta i nuovi bisogni abitativi e occupazionali, moltiplicati dalla lunga crisi economica, porta il nome di don Mario Operti, sacerdote in prima fila nell’apostolato del lavoro in Italia, scomparso nel 2001. Essa, anche grazie all'8xmille, risponde con un servizio di affitti agevolati, borse-lavoro e microcredito, oltre che nei settori giovani e migranti.

La Fondazione lavora in rete con enti territoriali e piccole e medie imprese. Ad indicare la difficile navigazione, la dottrina sociale della Chiesa, alla prova delle nuove forme di esclusione sociale. “Accogliere, ascoltare, accompagnare. La nostra azione è questa -indica il segretario generale Massimo Vai-. Eroghiamo contributi, legati a politiche attive di casa e lavoro, integrate sulla singola persona che si rivolge a noi, seguita in ogni fase”.

È una storia Zero Like. “Quando ogni cosa è immagine e ruota attorno ai ‘followers’ ed ai ‘like’, la Chiesa vuole ricordare che ci sono anche gli ‘zero like’, i ‘no followers’ che esistono e vivono nella vita reale”, evidenzia il responsabile del Servizio Promozione CEI Matteo Calabresi. “Nella Chiesa c’è sempre qualcuno che si occupa di loro: migliaia di volontari, sacerdoti, religiose e religiosi. Spesso i centri di accoglienza, di ascolto, le mense, le parrocchie possono offrire ascolto, conforto, docce, pasti caldi, un letto su cui dormire grazie a strutture sostenute anche con l’8xmille, vicino a noi più di quanto non si immagini”.