Chiesa in famiglia e famiglia al centro della Chiesa. Il 4 ottobre la Conferenza Episcopale Italiana ha proposto un momento pubblico di preghiera e di riflessione alla vigilia dellAssemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si tiene dal 5 al 19 ottobre per riflettere su "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell' evangelizzazione".
Il Sinodo straordinario di questanno è destinato a stimolare un confronto aperto e un dibattito costruttivo allinterno della Chiesa in attesa del Sinodo ordinario, nellottobre del 2015, sullo stesso tema. La famiglia - scrive Papa Francesco nella Evangelii Gaudium - attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunità e i legami sociali, e per questo occorre fare tutto il possibile per sostenerla e promuoverla in ogni contesto.
Ma cosa si intende per famiglia? Una ricerca condotta da GFK per gli uffici SPSE mostra come negli anni sia prevalsa una visione laica della famiglia intesa semplicemente come la convivenza di un uomo ed una donna non necessariamente legati dal sacramento del matrimonio.
La Chiesa ha bisogno delle famiglie e le famiglie hanno bisogno della Chiesa. La famiglia, infatti, è sempre stata lagenzia fondamentale per rispondere alle esigenze di cura, di supporto e di solidarietà reciproca. Una istituzione naturale indispensabile e cellula base della società, che garantisce i legami tra le generazioni e consente la trasmissione dei vissuti, delle esperienze e dei valori. In passato ha rappresentato un passaggio fondamentale per la trasmissione della fede, dagli anziani ai figli e ai nipoti, contribuendo al tempo stesso a dare un senso di continuità e di appartenenza a ogni suo componente. Ma adesso è ancora così? La famiglia oggi non è più un monolite solido, una base sicura, ma unorganizzazione complessa che sta assumendo forme nuove e diverse: matrimoni misti, separazioni, divorzi, coppie di fatto, figli nati allinterno di famiglie irregolari.
Ben venga, quindi, il Sinodo per la famiglia, la prima volta convocato in due tempi, con la partecipazione di vescovi ma anche laici e coppie di sposi. Per far sì - ha dichiarato il segretario della C.E.I., Galantino - che i lavori avvengano nel modo più collegiale possibile, perché si ascoltino le voci di tutti.