“Un piccolo post-it dentro una grande libreria”. Si può sintetizzare così, adoperando le sue stesse parole, il messaggio consegnato nella straordinaria 'cornice' dell'Aula Paolo VI, in Vaticano, da don Enrico Garbuio, Assistente pastorale e spirituale del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, intervenuto nel corso della 47^ Convocazione nazionale giubilare, promossa venerdì 6 e sabato 7 giugno dal Rinnovamento nello Spirito Santo in occasione del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Nuove Comunità in piazza San Pietro (7-8 giugno).
“Il Dio in cui crediamo - ha affermato il sacerdote a nome della Conferenza Episcopale Italiana - è un Dio estremante concreto. Ci accorgiamo che c'è tanta gente che oggi non mangia che non ha un letto dove riposare, che non ha il necessario per affrontare le cure mediche o che non ha un futuro per mancanza di istruzione. Il Dio in cui crediamo, dunque, ci chiede se la sua fame, la stessa di chi è povero, trova coraggiosa risposta presso la nostra mensa”. Allora, prosegue don Garbuio, la domanda “si fa decisiva, inesorabile come nessun'altra: certo, possiamo darla ad intendere con le intenzioni, talvolta con i compromessi politici, ma con le azioni è difficile, oserei dire impossibile. Le azioni o si compiono o non si compiono, e ogni azione può generare legami o abissi divisivi”.
In questo consiste il senso del firmare per l'8xmille alla Chiesa cattolica: “È scegliere di generare legami buoni di fraternità, è scegliere di scrivere attraverso una semplice firma nella dichiarazione dei redditi nuove pagine di Vangelo. Non è una tassa in più, ma la volontà di destinare una piccolissima parte delle tasse che ci sono già state sottratte per permettere alla nostra Chiesa di continuare ad annunciare la bellezza del Vangelo, condividendo esperienze di annuncio belle e intense come quella che state vivendo in queste giornate”. Parole da tradurre in fatti, seguite da un video racconto, trasmesso sempre in Sala Nervi e capace di toccare i cuori dei presenti.
Francesca Cipolloni
Responsabile dell'Ufficio stampa del RnS a Roma